Su questa "carta-gloria", che una volta si trovava in cornu evangelii cioè sul lato destro dell'altare, è riportato quasi per intero il famoso prologo di Giovanni. Si tratta di un brano vertiginoso e sublime che illumina come folgore l'inizio del quarto evangelo.
venerdì 27 febbraio 2009
mercoledì 25 febbraio 2009
Fugit irreparabile tempus!
Da L''eleganza del riccio di Muriel Barbery , edizioni E/O
"Mi ha sempre affascinato l'abnegazione con cui noi esseri umani siamo capaci di consacrare una grande energia alla ricerca del nulla e alla formulazione di pensieri inutili e assurdi."
(pag.241)Non solo si perdono energie nel rincorrere pensieri e idee inutili ma quel che è peggio si perde del tempo prezioso. Arrivato a questa stagione della vita, mi rammarico di averne perso tanto e di continuare a perderne in cose non necessarie. Ma quali sono le attività veramente indispensabili per l'uomo e per il suo destino? Forse la risposta è in quel passo evangelico: che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde la sua anima? (Mt 16, 26)
lunedì 23 febbraio 2009
Quello che resta...
Agostino d'Ippona
Mi rendo conto soltanto adesso di aver già postato questo impegnativo pensiero di S. Agostino. Ma non mi va di cancellarlo. Repetita iuvant...e mai come in questo caso! In un mondo di parolai, me compreso ovviamente, le azioni sono diventate merce davvero rara, quelle fatte con il cuore quasi del tutto scomparse...
venerdì 20 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
La giornata plumbea favorisce certe riflessioni...
martedì 17 febbraio 2009
Sa vida pro sa patria
Un omaggio alla mitica Brigata "Sassari". I sardi sono ancora oggi molto legati alla loro Brigata. Durante la prima guerra mondiale i "sassarini" scrissero pagine di strenuo valore e, per lo straordinario, eroico comportamento di capi e gregari, seppero meritarsi il rispetto e l'ammirazione incondizionata del nemico.
"Diavoli rossi" venivano infatti soprannominati dagli austriaci i fieri soldati inquadrati nei 2 reggimenti della Brigata (151° e 152°).
Sono orgoglioso di aver servito anche io in questa meravigliosa Grande Unità dell'Esercito Italiano.sabato 14 febbraio 2009
Madonna della Fonte
Le ricchezze dell'arte e della fede a Trani. Questa icona, esposta e venerata nella Chiesa del Carmine, è antichissima e molto preziosa. Sarebbe interessante sapere quanti tranesi ne conoscono l'esistenza.
venerdì 13 febbraio 2009
Colazione del mattino
Un consiglio: la vostra colazione sia ricca e varia, non si limiti unicamente al cappuccino e al tradizionale cornetto ma comprenda anche proteine (uova, prosciutto, formaggio) e frutta. Toccherete con mano i benefici di una simile dieta. Starete molto ma molto meglio. Credete a me che, dopo anni ed anni di solo caffè al mattino, ho riscoperto recentemente i vantaggi di una colazione di tipo anglosassone o, per meglio dire, di tipo contadino. Provate e vedrete!
giovedì 12 febbraio 2009
Palazzo Sinesi
Le meraviglie del nostro passato ovvero l'arte ceramica canosina proveniente da reperti tombali cittadini risalenti tra il VI e il III secolo avanti Cristo.
mercoledì 11 febbraio 2009
Grande Papa!
Sul concetto di dignità della morte Paolo VI affermava: "Tenendo presente il valore di ogni persona umana, vorremmo ricordare che spetta al medico essere sempre al servizio della vita ed assisterla fino alla fine, senza mai accettare l’eutanasia, né rinunciare a quel dovere squisitamente umano di aiutarla a compiere con dignità il suo corso terreno". Lo stesso Paolo VI si pronunciava contro l’accanimento terapeutico affermando:"In tanti casi non sarebbe una tortura inutile imporre la rianimazione vegetativa nell’ultima fase di una malattia incurabile? Il dovere del medico consiste piuttosto nell’adoperarsi a calmare la sofferenza, invece di prolungare più a lungo possibile con qualunque mezzo e a qualunque condizione una vita che va naturalmente verso la sua conclusione".
Ora, conclusasi finalmente la vicenda umana di Eluana Englaro, nel silenzio che segue al chiasso talvolta scomposto e senza rispetto per il padre e la madre della sfortunata donna, conviene spendere due o tre minuti del proprio tempo per meditare sul pensiero chiarissimo di quel grande Papa che fu Paolo VI sull'accanimento terapeutico in casi disperati e irreversibili.
Ora, conclusasi finalmente la vicenda umana di Eluana Englaro, nel silenzio che segue al chiasso talvolta scomposto e senza rispetto per il padre e la madre della sfortunata donna, conviene spendere due o tre minuti del proprio tempo per meditare sul pensiero chiarissimo di quel grande Papa che fu Paolo VI sull'accanimento terapeutico in casi disperati e irreversibili.
martedì 10 febbraio 2009
sabato 7 febbraio 2009
Eluana 2
Qualcuno forse ricorderà che avevo già dedicato un post a questa infelice ragazza e che ancor prima avevo espresso le mie considerazioni sul tema dell'eutanasia.
Nel confermare le mie posizioni, vorrei porre questa semplice domanda: se Eluana fosse fotografata oggi e vista da tutti così come è adesso, dopo 16 anni di soffrenze, e non com'era nella splendida esuberanza dei suoi 20 anni, cambierebbe o no il parere di chi la vuole a tutti costi mantenere in vita? Sempre ammesso che di vita si tratti, sempre ammesso che una condizione vegetativa protratta per anni dia ancora ad Eluana una qualche possibilità di esprimersi e le consenta una infinitesima capacità di relazionarsi con gli altri. In fondo cosa è la vita di una persona che non ha più alcuna possibilità di dialogare con gli altri, la vita di una persona priva della pur minima capacità di scambiare idee, sentimenti e passioni?
Non è vita ma una non-vita. La vita è tutt'altro. La vita è pienezza di emozioni, è capacità di indagare, è desiderio di conoscenza, è uno stato psico-fisico consapevole, è libertà di essere se stessi, è felicità di stare al mondo.
Se il padre terreno di Eluana si batte con forza affinché si ponga pietosamente fine all'ingiusto calvario della figlia, il Padre celeste, colmo di infinita dolcezza verso tutte le Sue creature, lo vuole a maggior ragione anche Lui.
venerdì 6 febbraio 2009
Ero forestiero...
Mi chiedo cosa sia rimasto di umano nel nostro modo cinico e sbrigativo di regolare i rapporti con gli immigrati nel nostro paese. E mi domando anche se obbedisce alla logica cristiana contenuta nel passo del vangelo di Matteo (capitolo 25) “Ero forestiero e mi avete accolto” il complesso di norme voluto da questo governo.
Secondo me lo straniero riceve maggiori attenzioni e più riguardi in altre nazioni che da noi. Basti pensare alle file interminabili ed estenuanti davanti alle Questure - il caldo insopportabile d'estate e il freddo e il gelo d'inverno - di tanti extracomunitari costretti al rinnovo del permesso di soggiorno, che altrove viene concesso in tempi brevissimi con modalità on-line o al massimo in una mezza giornata.
La nostra - mi dispiace dirlo - non è civiltà. E - a maggior ragione - non è carità.
E' soltanto miope e cinica supponenza, la quale ci impedisce di considerare lo straniero per quello che è: una risorsa e un arricchimento per tutti.
mercoledì 4 febbraio 2009
Memoria dei luoghi
lunedì 2 febbraio 2009
Daniel-Rops
Questo libricino di sole 99 pagine (ho sempre amato la brevità e la sintesi), acquistato nel gennaio 1964 con sole 250 lire dell'epoca, è ormai quasi un reperto d'antiquariato. Non credo che sia facile trovarlo ancora in commercio. Forse è presente soltanto in qualche biblioteca. Ebbene questo prezioso volumetto, che riunisce alcune note scritte dall'autore per un settimanale, è di una impressionante attualità.
Per me, che a suo tempo lo lessi poco più che adolescente, si rivelò una chiarissima presa di posizione di fronte a quella misteriosa diversità delle condizioni sociali che appare tanto più incomprensibile quanto più avanzano le scienze e la tecnologia.
Daniel-Rops, vigoroso scrittore cattolico francese, pone il problema della miseria alla luce del gran precetto cristiano che fa obbligo agli uomini di amarsi gli uni gli altri e, nel rifiutare ogni soluzione che implichi violenza e sangue, ricorda a tutti imperiosi e negletti doveri.
La coscienza del cristiano viene così chiamata a un serio esame di coscienza davanti al problema dei fratelli che soffrono.
Pagine straordinarie e dense di pensiero che attrassero la mia attenzione allora e che rileggo volentieri oggi.
Per me, che a suo tempo lo lessi poco più che adolescente, si rivelò una chiarissima presa di posizione di fronte a quella misteriosa diversità delle condizioni sociali che appare tanto più incomprensibile quanto più avanzano le scienze e la tecnologia.
Daniel-Rops, vigoroso scrittore cattolico francese, pone il problema della miseria alla luce del gran precetto cristiano che fa obbligo agli uomini di amarsi gli uni gli altri e, nel rifiutare ogni soluzione che implichi violenza e sangue, ricorda a tutti imperiosi e negletti doveri.
La coscienza del cristiano viene così chiamata a un serio esame di coscienza davanti al problema dei fratelli che soffrono.
Pagine straordinarie e dense di pensiero che attrassero la mia attenzione allora e che rileggo volentieri oggi.
domenica 1 febbraio 2009
Guai ai ricchi!
Il giovane ricco (Mt 19, 16-26)
16 Un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?» 17 Gesù gli rispose: «Perché m'interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 «Quali?» gli chiese. E Gesù rispose: «Questi: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso. 19 Onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso». 20 E il giovane a lui: «Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora?» 21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi». 22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. 23 E Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24 E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 25 I suoi discepoli, udito questo, furono sbigottiti e dicevano: «Chi dunque può essere salvato?»26 Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile».
Uno dei passi del Vangelo in cui appare evidente la posizione di Gesù riguardo alla ricchezza ed a coloro che la detengono. Ma se ciò non bastasse e fosse necessario un supplemento di chiarezza, basterà ricordare la prima della beatitudini: "Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno di Dio." (Lc 6,20)
Uno dei passi del Vangelo in cui appare evidente la posizione di Gesù riguardo alla ricchezza ed a coloro che la detengono. Ma se ciò non bastasse e fosse necessario un supplemento di chiarezza, basterà ricordare la prima della beatitudini: "Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno di Dio." (Lc 6,20)
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Il miracolo perpetuo dell'esistenza
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