mercoledì 28 marzo 2012

Chiesi a Dio...

       
Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi ed Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese ed Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto ed Egli mi ha fatto povero per non essere egoista.
Chiesi a Dio il potere perché gli uomini avessero bisogno di me ed Egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita ed Egli mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite. Sii lodato. O mio Signore, fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che io ho.

Kirk Kilgour

giovedì 15 marzo 2012

L'uomo nasce tenero e fragile


"L'uomo nasce tenero e fragile
muore duro e forte.

Tutti gli esseri nascono teneri e delicati
muiono rinsecchiti e scarni.

Per questo ciò che è duro e forte
è compagno della morte.

Ciò che è tenero e fragile
è compagno della vita."

Tao Te King

mercoledì 14 marzo 2012

La validità di un'organizzazione

Nessuna organizzazione può dipendere dal genio, di cui la provvista è sempre scarsa e inaffidabile.
La validità di un'organizzazione sta nell'indurre i normali esseri umani a far meglio di quanto sembrino capaci, a far emergere nei propri componenti tutta la forza di ciascuno per aiutare tutti gli altri a svolgere il loro compito.
Lo scopo di un'organizzazione è di permettere a uomini non comuni di fare cose non comuni.
Peter F. Drucker

lunedì 12 marzo 2012

Il bambino


"Il bambino impara ciò che vive:
- se vive nel rimprovero,  diverrà un intransigente;
- se vive nellell'ostilità. diverrà un aggressivo;
- se vive nella derisione, diverrà un timido;
- se vive nel rifiuto, diverrà uno sfiduciato;
- se vive nella serenità, diverrà più equilibrato;
- se vive nell'incoraggiamento, diverrà più intraprendente;
- se vive nell'apprezzamento, diverrà più comprensivo;
- se vive nella lealtà, diverrà più giusto;
- se vive nella chiarezza, diverrà più fiducioso:
- se vive nella stima, diverrà più sicuro di sé;
- se vive nell'amicizia, diverrà veramente amico per il suo mondo!"

Anonimo

domenica 11 marzo 2012

Se possibile...

 "Se possibile, per quanto è in voi, vivete in pace con tutti gli uomini".
S. Paolo (Lettera ai Romani 12, 18)

martedì 6 marzo 2012

Lettera al nipotino che sta per arrivare

Albrecht Durer - Adorazione dei Magi

        Carissimo Giuseppe,

      mi rivolgo a te con questo bel nome biblico perché già so che, quando verrai alla luce, i tuoi genitori vorranno chiamarti così. Essi hanno voluto scegliere per te lo stesso mio nome e lo stesso nome che fu anche di mio nonno paterno. Li ringrazio molto per questo onore: la continuità degli affetti e delle tradizioni familiari si costruisce anche con piccole cose come queste, all’apparenza insignificanti ma piene di senso profondo. Nonno e nipote sono anelli preziosi di una lunga catena. Passato, presente e futuro si intrecciano nello loro vite ma la linfa che scorre nel tronco della vecchia pianta è la stessa linfa che dà vita ai nuovi rami.
Carissimo nipotino, mancano ormai pochi giorni alla tua nascita.
Ti aspettiamo con immensa gioia ma anche con la trepidazione di chi sa che sta per compiersi un vero miracolo: il miracolo della vita che è il più grande dei miracoli operati da Dio.
Avrei voluto che tu entrassi in un mondo più giusto. Moltissimi uomini e donne (ed io tra questi) avrebbero voluto renderlo migliore. Purtroppo non ci siamo riusciti. Così come non ci sono riuscite tante altre generazioni prima della nostra.
Per questo, quando sarà giunto il momento, anche tu dovrai fare la tua parte!
Ma, tra qualche giorno, quando nascerai, troverai tante persone pronte a darti tutto l’affetto e tutta l’attenzione che meriti: la mamma, il papà, i nonni, gli zii, i prozii, i cuginetti ed anche una bisnonna lontana!
Essi ti saranno sempre vicini e, fin che il Signore vorrà, ti aiuteranno ad affrontare le inevitabili difficoltà della vita. Tu potrai rivolgerti con fiducia a ciascuno di loro o a tutti insieme in qualsiasi momento: nessuno ti tradirà mai.
Vorrei dirti tante cose, carissimo Giuseppe; mi piacerebbe darti tanti consigli per quando sarai grande ma l’esperienza di un uomo è fine a se stessa, vale cioè solo per chi l'ha fatta e, quindi, non può essere trasmessa agli altri. Del resto, sono sicuro che te la caverai benissimo da solo!
Ti esorto soltanto a seguire la virtù, a rispettare la libertà, ad apprezzare la bellezza, a servire la giustizia, a praticare l’onestà.
Tutte parole impegnative e importanti che sentirai pronunciare spesso proprio da chi non ne conosce a fondo il significato. Ma sono convinto che tu imparerai piano piano a capirle con l’aiuto e con  l’esempio di mamma e papà.
Ama tutte le creature di Dio ed onora i tuoi genitori.
Carissimo Giuseppe, nascendo avrai la fortuna di incontrare un papà allegro e vivace che sarà per te anche un compagno di giochi. Tuo padre, ne sono convinto, ti amerà tantissimo e ti renderà divertente e leggera la vita. Poiché è mio figlio, lo conosco molto bene. Posso dirti che è un entusiasta, un generoso, un altruista, un amico fedele e, nello stesso tempo, un gran lavoratore con un’eccezionale resistenza fisica, un ragazzone vulcanico, pieno di idee e di iniziative. Ha girato il mondo dall’età di vent’anni. Una ne fa e cento ne pensa. O forse una ne pensa e cento ne fa!
Impara da lui la gioia e la curiosità dell’esistenza e dalla mamma la concretezza e la parsimonia; qualità, queste ultime, che ti aiuteranno a vivere senza dipendere dagli altri.
Che tu sia felice, carissimo Giuseppe! E che, essendo felice tu, renda felici anche gli altri.
Nei limiti del possibile, apriti ai bisogni ed alle necessità del prossimo.
Fare del bene fa bene!
Cerca di avvicinarti, quando sarai più grandicello, alla profondità di alcune pagine contenute in un libro essenziale per l’umanità: il Vangelo. Tra i passi più significativi ti segnalo quello delle “Beatitudini” e quello del “Giudizio finale”. Vedrai quanta bellezza e quanta forza racchiudono! Peccato che il mondo non ne abbia tratto gran giovamento, pur avendo avuto a disposizione la "buona novella" da quasi 2.000 anni!
Cos’altro dirti? Forse ti ho detto anche troppo. 
Ci conosceremo meglio strada facendo, sempre che tu - da grande - vorrai dedicare a nonna Carolina, agli altri nonni e a me qualche ora del tuo tempo
Intanto contiamo i giorni ed aspettiamo con ansia il momento di accoglierti per darti il più festoso benvenuto nella nostre rispettive famiglie e nel grande mondo.

                                                                                                  nonno Giuseppe
                                                                                    
P.S.: a proposito di nonna Carolina, spero che anche tu, da grande, possa avere la stessa fortuna che quarant’anni fa ha avuto il nonno incontrando una persona bella, spontanea, generosa, colta e intelligente come lei!

giovedì 1 marzo 2012

esperimenti senza punti e senza virgole

nei vicoli sporchi
ti incontro
al calar della sera
ti vedo sbucare da un uscio
come cosa che fugge lontana
e si eclissa
al di là di uno sguardo

sei la coscienza
delle cose passate
sei il nero inchiostro
della memoria
sei la veloce trama
della vita che passa
tra un sogno e una lacrima

sei l'esistenza e il nulla

Primavera

Le vergini gemme di marzo Allietano i rami di pesco Neppur lo splendore del quarzo M’apparve più raro e più fresco!