Lungi, lungi su l'ali del canto
Di qui lungi recare io ti vo':
Là, nei campi fioriti del santo
Gange, un luogo bellissimo io so.
Ivi rosso un giardino risplende
Della luna nel cheto chiaror:
Ivi il fiore del loto ti attende,
O soave sorella dei fior.
Le vïole bisbiglian vezzose,
Guardan gli astri su alto passar;
E fra loro si chinan le rose
Odorose novelle a contar.
Salta e vien la gazzella, l'umano
Occhio volge, si ferma a sentir:
Cupa s'ode lontano lontano
L'onda sacra del Gange fluir.
Oh che sensi d'amore e di calma
Beveremo nell'aure colà!
Sogneremo, seduti a una palma,
Lunghi sogni di felicità.
Heinrich Heine (1797-1856)
Traduzione di Giosuè Carducci (1835-1907)
Lirica soave che sa insieme di sogno e di raffinatissima sensualità, di profumi orientali e di intimo contatto con la sacralità della natura. Non per nulla sia l'autore sia il traduttore sono entrambi poeti grandissimi!
2 commenti:
Oddio che bella!!un inno bellissimo...fiori profumi...Ciao Ever,tutto bene?qui si tira....tra i lavoro e i soliti tram tram giornalieri,ma l'importante e saper andare avanti con molta forza...un grande abbraccio di cuore e una dolce domenica in famiglia,ascoltami stò premiando tutti voi blogger con un premio che mi è stato dato da una mia blogger,sò che non ami queste cose se ben ricordo...ma per gentilezza voglio fartene partecipe anche se non lo prenderai ok?un abbraccio forte.
Invece mi fa molto piacere ricevere questo premio perché viene da una persona sincera, leale ed affettuosa come te. Grazie mille, cara Frufru!
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