Abbandonata da tempo e adibita a deposito per attrezzi di marineria, questa parte del bel fortino di Trani è stata finalmente ristrutturata e trasformata in ristorante a spese di un imprenditore privato che ha investito non poche risorse finanziarie. Risultato? Un riuscitissimo recupero di un bene architettonico che la generale incuria rischiava di trasformare in un definitivo ricettacolo di immondizie e in un rifugio permanente per topi. Soltanto adesso, a lavori ultimati e ad attività commerciale gia avviata, la Curia si accorge che la struttura altro non è che un vecchio luogo di culto non ancora "sconsacrato" ed invita "chi di dovere a trovare una soluzione al problema". Roba da matti! Ma - dico io - cosa si pretende ora? Di far chiudere il ristorante appena aperto? Di buttare a mare la possibiltà di lavoro per almeno dieci famiglie? Ma non potevano accorsersene prima e provvedere a "sconsacrare" la chiesetta di Sant'Antuono quando questa era sede di banchetti per topi e non ora che è diventata luogo di ricevimenti per umani?
Deduco che per la diocesi di Trani valgono di più i topi!
N.B.: ecco la risposta del Sindaco.
Deduco che per la diocesi di Trani valgono di più i topi!
N.B.: ecco la risposta del Sindaco.
Nessun commento:
Posta un commento