In partibus infidelium ovvero dalle parti degli infedeli. Così avvenne anche per monsignor Donato De Bonis, nominato Vescovo titolare di Castello in Numidia, dopo aver curato gli affari dello IOR. Finire tra gli infedeli - sia pure simbolicamente - fu la naturale conclusione di una carriera di un amministratore non del tutto fedele. Nato in una famiglia di banchieri lucani, don Donatino De Bonis aveva servito con grande zelo e - a quanto pare - con qualche disinvoltura Mammona, la sequela del quale esclude categoricamente quella di Dio, come è scritto a chiare lettere nel Vangelo.
Dal “Discorso della montagna” (Lc 6,24): “Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona”.
E Mammona, come il Diavolo, fa le pentole ma non i coperchi!
E Mammona, come il Diavolo, fa le pentole ma non i coperchi!
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