La cosiddetta domenica delle palme rievoca per unanime tradizione l'ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della Pasqua. Ma - secondo alcuni autori - si sarebbe trattato di un ingresso nella città avvenuto con maggiore probabilità nell'autunno precedente e, precisamente, in occasione della festività ebraica delle Capanne (Sukkoth) che era festa di gioia, festa dei prodotti della terra e del vino e che - come la Pasqua e la festa delle settimane (Shavuoth) - obbligava i pii ebrei ad uno dei tre pellegrinaggi annuali a Gerusalemme.
Elemento importante di Sukkoth era il Lulav (palma), mazzo di rami formato da un ramo di palma, tre di mirto, due di salice e un cedro.
Anche secondo il mio modesto parere le circostanze dell'ingresso festoso a Gerusalemme, che i vangeli sinottici e la chiesa collocano simbolicamente in stretta correlazione con la Pasqua, andrebbe in realtà anticipato di qualche mese, all'inizio dell'autunno precedente e ciò in coincidenza del pellegrinaggio nella città santa per la festa delle Capanne: questa e non la Pasqua era infatti caratterizzata da un singolare rito - prescritto dal Levitico - secondo cui le palme dovevano essere prese nella mano destra ed agitate per tre volte verso i quattro punti cardinali, verso l'alto e verso il basso.
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