lunedì 31 dicembre 2007
venerdì 28 dicembre 2007
Il mio presepe
P.S.: questo bellissimo Gesù Bambino, che conservo gelosamente, mi riporta agli anni dei "Vespri Siciliani" (non i moti ai quali si ispirò Giuseppe Verdi....allora non ero ancora nato!) ma quelli dell'operazione militare così denominata. Più o meno 15 anni fa. La statuetta e il cestino mi furono regalati a Natale da don Cavallo, giovane e dinamico prete di Gela, che apprezzai subito per la forza di carattere e la disponibilità verso il prossimo.
giovedì 27 dicembre 2007
Cantico 5, 9 - 16 ovvero ancora eros biblico
9 Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico, o la più bella fra le donne? Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico, che così ci scongiuri? 10 L'amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. 11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo. 12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli, che si lavano nel latte, montati nei castoni di un anello. 13 Le sue gote sono come un'aia d'aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra sono gigli, e stillano mirra liquida. 14 Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di berilli; il suo corpo è d'avorio lucente, Il suo aspetto è come il Libano, superbo come i cedri. 16 Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l'amore mio, tal è l'amico mio, o figlie di Gerusalemme, coperto di zaffiri. 15 Le sue gambe sono colonne di marmo, fondate su basi d'oro puro.
mercoledì 26 dicembre 2007
Cantico 4, 1 - 16 ovvero l'intenso eros biblico
1 Come sei bella amica mia, come sei bella! I tuoi occhi, dietro il tuo velo, somigliano a quelli delle colombe; i tuoi capelli sono come un gregge di capre, sospese ai fianchi del monte di Galaad. 2 I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate che tornano dal lavatoio; tutte hanno dei gemelli, non ce n'è una che sia sterile. 3 Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto, la tua bocca è graziosa; le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana. 4 Il tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un'armeria; mille scudi vi sono appesi, tutti gli scudi dei valorosi. 5 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella che pascolano tra i gigli. 6 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano, io andrò al monte della mirra e al colle dell'incenso. 7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c'è nessun difetto in te. 8 Vieni con me dal Libano, o mia sposa; vieni con me dal Libano! Guarda dalla cima dell'Amana, dalla cima del Sanir e dell'Ermon, dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi. 9 Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia! Tu mi hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi, con uno solo dei monili del tuo collo. 10 Quanto sono dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia! Come le tue carezze sono migliori del vino, come l'odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi! 11 Sposa mia, le tue labbra stillano miele, miele e latte sono sotto la tua lingua; l'odore delle tue vesti è come l'odore del Libano. 12 O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato, una sorgente chiusa, una fonte sigillata. 13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrani e d'alberi di frutti deliziosi, di piante di cipro e di nardo; 14 di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo, e di ogni albero da incenso; di mirra e d'aloe, e di ogni più squisito aroma. 15 Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d'acqua viva, un ruscello che scende giù dal Libano. 16 Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud! Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi! Venga l'amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!
lunedì 24 dicembre 2007
Nostalgie di Natale
Un tenero ricordo d'infanzia. I bambini di 50 e passa anni fa queste strofe le conoscevano a memoria. A rileggerle oggi, dopo tanto tempo, fa un certo effetto!
domenica 23 dicembre 2007
sabato 22 dicembre 2007
Bianco Natale
La notte di Natale ricordiamo le sempre ingiuste ed ormai innumerevoli morti bianche con una candela accesa sui nostri davanzali! Nella speranza che i lavoratori - finalmente protetti da leggi applicate con severità e rigore - non debbano più operare in situazioni di grave rischio nei cantieri e in tutti gli altri posti di lavoro.
venerdì 21 dicembre 2007
giovedì 13 dicembre 2007
Fratello Pop di N. Agliardi
"E chiedimi un giorno come mi sento. Chiedimi sotto che stella mi oriento. La musica, il sesso, le donne, il denaro; che cosa divide o ci unisce davvero...? Le notti, gli affetti; il mio solo governo. Milano d’estate, Milano d’inverno. Vent’anni li balli, li bruci, li suoni. A trenta cominci a pensare a domani. Che è fatto di luci, biscotti e bandiere. Qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni. E allora ti senti un pochino più grande, più solo, più forte, con nuove domande. A volte rispondi, altre volte fai finta, e aspetti che arrivi qualcuno che senta... Coi piedi per terra e lo sguardo che punta in alto e colpisca quel punto d’incontro perfetto. Fratello, rispetto!"
Trovo questo testo molto significativo e affascinante. Mi piace soprattutto quell'accenno alle bandiere....qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni. Davvero molto bello! E veramente molto bravo questo giovane paroliere!
mercoledì 12 dicembre 2007
Parole disattese
Giacomo 2
Condanna del favoritismo
(Le 19:15; De 25:13-15; Sl 82; At 10:34-35; Ro 13:8-10; Mt 5:7, 19; 7:1-2,12)
1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. 2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, 3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», 4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi? 5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi? 8 Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; 9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. 10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. 11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. 12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. 13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.
No comment!
No comment!
sabato 8 dicembre 2007
giovedì 6 dicembre 2007
Modigliani
Corposa (è il caso di dirlo!) e sensuale rappresentazione del nudo femminile ad opera di un pittore che ha saputo celebrare come pochi la grazia e l'eleganza della donna.
venerdì 30 novembre 2007
mercoledì 28 novembre 2007
L'inganno delle parole
"Eroe", "eroi", "il tal dei tali è morto da eroe", "è giunta a....la salma dell'eroe", celebrati i funerali dell'eroico..., "vengono oggi ricordati gli eroici caduti di......" e così via. Tra le parole che sento pronunciare con maggiore frequenza ricorre appunto questa: "eroe". Secondo me si tratta di un abuso bell'e buono. Non vedo eroismo dove non c'è. Vedo solo retorica della peggiore specie. Eroe è chi compie un atto di coraggio, chi si distingue per audacia, chi si spinge al limite del temerario e consapevolmente lo supera, chi eccelle per valore, chi si butta nella mischia con assoluta mancanza di paura, chi è capace di offrire anche la propria vita per difendere gli altri, chi fa tutte queste cose con assoluta gratuità, mosso unicamente da un altissimo e rarissimo senso del dovere. Non conosco nessuno di questi eroi. Non nego che essi esistano. Ma, se esistono, sono nascosti. E gli eroi nascosti nessuno li celebra. Come nessuno celebra i santi in carne ed ossa, i quali vivono al nostro fianco in questo basso mondo e vanno in giro non già con l'aureola attorno al capo ma con l'abito liso, le scarpe consunte e la borsa della spesa semivuota. Non amo la retorica ma mi sento di celebrare questi sconosciuti. Onore quindi ai veri eroi dimenticati. Onore ai morti del lavoro nero in cantieri senza protezione, onore ai caduti senza campana, a quelli cioè che muiono senza che ai superstiti venga riconosciuto il benchè minimo risarcimento, onore alle instancabili madri lavoratrici, onore ai padri che perdono il posto di lavoro e non sanno come andare avanti, onore alle vittime quotidiane di una società divenuta sorda e indifferente al bisogno!
P.S.: va da sé che non è affatto in discussione il profondo rispetto dovuto ai nostri caduti nelle missioni all'estero, non eroi ma incolpevoli vittime anch'essi.
martedì 20 novembre 2007
Paolo a Timoteo
Corruzione estrema degli ultimi tempi
1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! 6 Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, 7 le quali cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità. 8 E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede. 9 Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini.
In questa lettera a Timoteo sembra che l'Apostolo delle Genti prefiguri esattamente l'andazzo cinico e crudele dei nostri tempi. Se però - come ritengo più probabile - egli si limitava a descrivere i costumi propri del suo, allora è vero che non c'è mai stato niente di nuovo sotto il sole!
In questa lettera a Timoteo sembra che l'Apostolo delle Genti prefiguri esattamente l'andazzo cinico e crudele dei nostri tempi. Se però - come ritengo più probabile - egli si limitava a descrivere i costumi propri del suo, allora è vero che non c'è mai stato niente di nuovo sotto il sole!
sabato 17 novembre 2007
Leggere stanca....perciò qualche interruzione fa bene!
Jean Baptiste Camille Corot - Lettura interrotta
Ritratto dal tocco romantico e di indubbia potenza espressiva del grande pittore francese.
mercoledì 14 novembre 2007
domenica 11 novembre 2007
Il fumo fa male? E allora continuiamo a vendere sigarette
Oggi pomeriggio, uscendo da casa, ho notato che qualcuno - molto (in)civilmente - aveva lasciato (ancora una volta) un pacchetto vuoto di sigarette nella fioriera accanto al portone del condominio. Poiché - nei limiti del possibile - mi impongo volentieri qualche piccolo sacrificio personale allo scopo di favorire l'ordine e la pulizia almeno vicino al mio palazzo, ho racolto il pacchetto non per buttarlo a casaccio sul marciapiede ma in un apposito cestino gettarifiuti. Nel percorrere il tratto di strada che mi separava dal primo raccoglitore utile ho letto su entrambi i lati del pacchettto due inquietanti ammonimenti, tutti e due in caratteri maiuscoli ed evidenziati da una funerea, severa cornice nera. Il primo suonava così: "IL FUMO DANNEGGIA GRAVEMENTE TE E CHI TI STA VICINO". Il secondo invece: "IL FUMO OSTRUISCE LE ARTERIE E PROVOCA INFARTI E ICTUS". In alto campeggiava solenne il contrassegno dei Monopoli. Mi sono chiesto se tutte quelle paterne raccomandazioni dello Stato non fossero un colossale monumento alla più spudarata delle ipocrisie. A me pare proprio di sì. Se infatti io fossi convinto che un certo prodotto risultasse pericoloso per la salute di mio figlio, non continuerei di certo a comprarlo né tanto meno a darglielo.
giovedì 8 novembre 2007
martedì 6 novembre 2007
Le meraviglie dell'arte
Si noti il verismo della ferita al costato, la smarrita espressione e la fronte corrucciata dell'apostolo Tommaso, la dolce violenza della mano sinistra del Risorto, la luce soffusa che plasma tutta la scena e fa emergere dal buio i singoli personaggi. Il Caravaggio è un vero mago della luce.
domenica 4 novembre 2007
Giornata delle Forze Armate
Quante volte nella mia carriera ho reso omaggio al nostro glorioso tricolore! E lo facevo sempre volentieri.
La cerimonia dell'alza bandiera, con il puntuale contrappunto dell'inno nazionale, era uno dei momenti più solenni e significativi delle nostre giornate sia in "guarnigione" sia fuori sede.sabato 3 novembre 2007
Omaggio a don Benzi
La vita di don Benzi è stata una testimonianza concreta della povertà e della carità. Questo prete semplice, con la sottana lisa, per certi versi ingenuo, ha incarnato molto bene l'amore per il prossimo ed ha dedicato le sue migliori energie soprattutto a vantaggio delle donne di strada. Come Gesù nel mirabile passo della donna adultera, anche don Benzi ha saputo esprimere solidarietà e comprensione nei riguardi delle prostitute, creature spesso fragili e indifese, quasi sempre vittime dell'emarginazione e dello sfruttamento.
martedì 30 ottobre 2007
Arte fiamminga
Questo intenso ritratto della fotografa olandese Dèsirée Dolron si ispira alle atmosfere inconfondili della pittura fiamminga.
domenica 28 ottobre 2007
I nosri piccoli a....mici animali!
Come si fa a trattare male una creatura deliziosa come questa? Eppure esistono al mondo persone che lo fanno e con grande crudeltà! Firma anche tu la petizione contro lo pseudo artista Guillermo Habacuc Vargas.
venerdì 26 ottobre 2007
A mio Padre
Ho sempre amato il Tuo volto, o Padre.
E più lo amavo le sere di luglio
che bambino Ti venivo incontro
sentendo nell'aria il ritorno
e Tu, o Padre - ma come facevi? -
eri già lì che mi aspettavi
dietro la curva sotto il camposanto.
Ho sempre amato il Tuo braccio, o Padre,
umile gloria del Tuo omero nudo
che Tu temevi allora
di mostrare agli altri
- uomini piccoli e duri -
e più lo amo adesso
che il cerchio del tempo si stringe.
Ho sempre amato la Tua mano, o Padre.
E più la amo adesso - arida e sola -
adesso che il cerchio del tempo si chiude.
Mi è mancato il tempo
per stringerla più a lungo tra le mie
e sentire così - col palpito forte del cuore -
il battito della Tua grande anima triste.
Ti ho sempre amato, o Padre.
E più ti amerò
quando il tempo avrà serrato il cerchio
e l'ora terminata la corsa
ricordando i Tuoi occhi
rivedendo il Tuo volto
ancora più bello dopo le infinite fatiche d'estate.
E più ancora Ti amerò, o Padre,
ripensando al Tuo braccio
che bambino mi sollevava felice
sulla via del ritorno
le sere di luglio
dietro la curva
dove mi aspettavi.
(Cosenza, 6 giugno 1991)
mercoledì 24 ottobre 2007
"Alla sera" di Ugo Foscolo
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
domenica 21 ottobre 2007
sabato 20 ottobre 2007
venerdì 19 ottobre 2007
Metafora crudele
A me sembra che dovremmo indignarci molto di più alla vista del sangue versato dalle vittime incolpevoli delle guerre e delle altre atrocità dell'uomo che di fronte a questo innocuo messaggio colorato di rosso. Del resto le scritte vandaliche sui monumenti sono un oltraggio ancora più offensivo e duraturo!
lunedì 15 ottobre 2007
La nostra casa non perisca per colpa nostra
Per questa giornata vorrei proporre questi miei versi giovanili che compongono una preghiera per l'ambiente.
domenica 14 ottobre 2007
Trilussa
Divertitevi anche voi con la storia dell'uccelletto. Recita Bocelli! P.S.: grazie per l'idea e per i dolci......
Virgilio e l'incanto onomatopeico del verso
".....quàdrupedànte putrèm sonitù quatit ùngula càmpum....." (Eneide Libro VIII)
venerdì 12 ottobre 2007
giovedì 11 ottobre 2007
Mirabile esempio di sobrietà
Pare che il rimosso Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. Roberto Speciale, abbia chiesto 5 milioni di euro di risarcimento. Ma quanto pretendono di valere questi nuovi servitori dello Stato non più "usi obbedir tacendo e tacendo morir" come una volta i mitici Carabinieri? Ed io mi chiedo di quanto invece dovrebbe essere risarcito lo Stato per le loro disinvolte, incontrollate e costosissime manie di grandezza a spese dei contribuenti!
martedì 9 ottobre 2007
Splendidi momenti.....rubati
Sono immagini emozionanti che mi sono permesso di "rubare" dal bel blog "nella natura". Se l'autore se ne accorge...........! Ma se mi autorizzerà benevolmente a mantenerle, lo ringrazio sin d'ora.
lunedì 8 ottobre 2007
A Maria
Luci circondan tua fronte adorata
o Donna beata piena d'amore:
quando dal ciel Ti venne Gabriele,
divino nunziator della novella,
allora d'angeli in cielo uno stuolo
d'amore e di dolor per Te cantò;
e Tu sentivi crescerTi nel cuore
un pianto grande e pur dicesti: "Sia!"
E sia pace per noi che non l'abbiamo
e gioia a noi che notte e dì gemiamo,
dona sorriso a chi non ha che pianto.
Sia pur perdono a chi n'offese e muore
e la speranza a chi spenta ha nel cuore
la gioia di vita e maledice intanto.
o Donna beata piena d'amore:
quando dal ciel Ti venne Gabriele,
divino nunziator della novella,
allora d'angeli in cielo uno stuolo
d'amore e di dolor per Te cantò;
e Tu sentivi crescerTi nel cuore
un pianto grande e pur dicesti: "Sia!"
E sia pace per noi che non l'abbiamo
e gioia a noi che notte e dì gemiamo,
dona sorriso a chi non ha che pianto.
Sia pur perdono a chi n'offese e muore
e la speranza a chi spenta ha nel cuore
la gioia di vita e maledice intanto.
(Versi giovanili - 1962)
domenica 7 ottobre 2007
Quanto costano?
Vale per loro lo stesso trattamento economico dei Senatori e dei Deputati o costano di più in quanto Presidenti? Almeno il compagno Bertinotti, che tanto parla di austerità e di riduzione dei costi della politica, potrebbe dircelo in un orecchio.
sabato 6 ottobre 2007
Il mio modesto punto di vista
Non vorrei infierire sui vari Mastella & Co. ma mi convinco sempre di più che mai come adesso la nostra classe politica è carente di tutto. A quel che vedo è priva in primo luogo di pudore e di buon senso. Le fa difetto la capacità di prevenire e interpretare i bisogni della gente. Le manca la più elementare attitudine al discernimento. Non sa percepire i segnali. Non sa fare la minima autocritica. E, nonostante il bla-bla di parole inutili, dimostra con i fatti di non sapere o, peggio, di non volere ciò che è ben chiaro al popolo e che - in questo momento di generale rifiuto della politica e degli uomini che la rappresentano - sarebbe stato urgente e necessario fare, anzi aver già fatto. E oggi cosa avrebbero dovuto fare tutti indistintamente i nostri beneamati politici? Ridursi prontamente e drasticamente le corpose indennità. Lo avrebbe dovuto fare a maggior ragione questa maggioranza di sinistra per il rispetto dovuto ai lavoratori ed alle persone meno fortunate. A cominciare dalle più alte cariche dello Stato. Valga quel che valga, dico pragmaticamente la mia: a Roma un politico non residente potrebbe vivere decorosamente con 10.000 euro mensili tutto compreso, incluse le spese di soggiorno per una ventina o ancor meno di sedute nella Capitale. Un parlamentare "romano de Roma", un laziale o un residente nel raggio di 100-150 Km potrebbe invece cavarsela bene con 6.000 euro netti. Quanti sono i pendolari con stipendi di 1.000 - 1.200 euro al mese che giornalmente macinano chilometri per recarsi al lavoro! Un consigliere regionale potrebbe addirittura fare il pascià con soli (si fa per dire!) 5.000 euro al mese. Se Lor Signori non sono d'accordo, si facciano pure da parte. Ce ne sono di persone capaci e non ingorde disposte a dare il cambio. Fino a prova contraria la politica è un servizio, anche se alto. Nessuno chiede di farlo per forza!
giovedì 4 ottobre 2007
venerdì 28 settembre 2007
In cerca
in cui vivo da sempre
solo con me stesso
seguendo i miei pensieri
non so cosa cerco
non so dove vado
tutto mi appare indistinto
tutto è fosco
tutto è senza nome
la nebbia avvolge ogni cosa
solo con me stesso
seguendo i miei pensieri
non so cosa cerco
non so dove vado
tutto mi appare indistinto
tutto è fosco
tutto è senza nome
la nebbia avvolge ogni cosa
Antenne
S.Ignazio di Antiochia |
A cosa servono i mistici? Che danno patirebbe l'umanità se non ci fossero? Servono, servono, servono, eccome che servono! Sono anzi indispensabili. Se non avessimo i mistici non avremmo infatti le antenne che consentono a questo basso mondo di intercettare i segnali del divino. Eliminereste voi le antenne dei gestori telefonici o quelle dei trasmettitori radio-televisivi? Sarebbe come cancellare quegli strumenti di insostituibile importanza mediante i quali è assicurata l'attuale comunicazione tra gli uomini.
Allo stesso modo non è possibile cancellare i mistici. Senza di loro non ci sarebbero quei necessari scambi con il mondo dello spirito, quelle vitali comunicazioni che provengono dal soprannaturale e che - sia pur tenuamente captate - aiutano a superare meglio le difficoltà della vita.
domenica 16 settembre 2007
Saulo ovvero Paolo di Tarso
Paolo di Tarso, inizialmente feroce persecutore dei primi cristiani, divenne in seguito - per quelle strane ed inspiegabili ironie della sorte - l'instancabile e caparbio predicatore che conosciamo attraverso le numerose "lettere" da lui indirizzate alla nascenti comunità delle origini. Esse già contengono in nuce l'ardita teologia che fa di un uomo il figlio di Dio e che nei successivi tre secoli il cristianesimo avrebbe perfezionato ed imposto come dogma di fede. Da quei documenti paolini promana una tale passione, una tale forza concettuale ed un tale vigore stilistico da giustificare pienamente l'attribuzione a Paolo di vero "fondatore" del Cristianesimo. Ma secondo alcuni il Nostro non era che un ardente e caparbio fanatico, uno psicopatico, una persona estremamente violenta e soggetta a ripetute crisi allucinatorie.
mercoledì 8 agosto 2007
Quesito a quelli di Google (anche se non lo leggeranno mai)
martedì 7 agosto 2007
Quanno ce vò ce vò......
"STRAMALEDETTI LADRONI POLITICI DI OGNI RAZZA E COLORE…VI MANGIATE GLI STIPENDI DA NABABBO CHE RUBATE AI CITTADINI CON PUTTANE E COCA!! INVECE DI OBBLIGARLI A DARE LE DIMISSIONI O PAGLIACCIATE DEL GENERE, CONDANNATELI A 1000 EURO AL MESE, MASSACRATELI DI CARTELLE E F24 DA PAGARE E,RAGGIUNTA L’ETA’ DELLA PENSIONE, LA MINIMA E TANTI CALCI NEI COGLIONI....."
Mi sono imbattutto in questo duro commento a margine della boccaccesca vicenda che ha visto come protagonista l'On. Mele (ma merita davvero ancora il titolo di Onorevole?) e due sue accompagnatrici.
E' crudo, immediato, indignato e senza peli sulla lingua ma mi sembra pertinente ed efficace.
lunedì 6 agosto 2007
La bellezza
La bellezza del mondo è un inno incessante al Creatore. E la natura è il solo tempio in cui i veri adoratori del Padre lo adorano davvero in spirito e verità.
domenica 5 agosto 2007
Figliuol prodigo
Arturo Martini - Figliuol prodigo
Luca 15:11-32
Il figlio prodigo
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. 13 Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse:"Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi". 20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò.21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; nonsono più degno di essere chiamato tuo figlio".22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo ,mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa. 25 Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Egli si adirò e non volle entrare;allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato"».
Ecco, nella versione di Luca il narratore, una delle pagine più alte e significative di tutto il Vangelo. In essa, per la prima volta, Dio è presentato in modo inedito e fino ad allora inimmaginabile. E cioè come Padre tenero, premuroso e finalmente felice per il ritorno a casa del figlio lungamente atteso.
venerdì 3 agosto 2007
Padre Nostro
La preghiera del Padre nostro è giunta fino a noi attraverso due diverse redazioni: quella di Matteo, più lunga, e quella di Luca, più corta. Probabilmente è proprio quella di Luca la versione più vicina alla preghiera originaria, così come è scaturita dal cuore stesso di Cristo.
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione". (Lc 11,1-5)
Propendo a credere che Luca - narratore di razza e cronista attento alla notizia - abbia riferito ciò che era veramente uscito dalle labbra di Gesù e che il testo dell'abituale preghiera sia invece il frutto di aggiunte arbitrarie e inutili. E - come sempre - il "di più viene dal maligno". (Matteo 5, 37)
giovedì 2 agosto 2007
L'arte è meravigliosa
Sotto tutte le latitudini l'arte è l'espressione più alta della libertà e della bellezza. Notate la calma e la solennità che promanano da questa splendida icona bizantina.
Magia del Louvre
Michelangelo - Schiavo morente - Parigi - Museo del Louvre (1513)
Magistrale interpretazione del corpo umano e della solitaria, dignitosa sofferenza di questo schiavo morente!
La pittura italiana del seicento
Botticelli, Oloferne trovato ucciso
Si notino il cruento verismo e la crudezza della decapitazione in questa opera di uno dei pittori italiani normalmente più inclini alla rappresentazione tranquilla, morbida e riposante della natura e delle forme.
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