"E chiedimi un giorno come mi sento. Chiedimi sotto che stella mi oriento. La musica, il sesso, le donne, il denaro; che cosa divide o ci unisce davvero...? Le notti, gli affetti; il mio solo governo. Milano d’estate, Milano d’inverno. Vent’anni li balli, li bruci, li suoni. A trenta cominci a pensare a domani. Che è fatto di luci, biscotti e bandiere. Qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni. E allora ti senti un pochino più grande, più solo, più forte, con nuove domande. A volte rispondi, altre volte fai finta, e aspetti che arrivi qualcuno che senta... Coi piedi per terra e lo sguardo che punta in alto e colpisca quel punto d’incontro perfetto. Fratello, rispetto!"
Trovo questo testo molto significativo e affascinante. Mi piace soprattutto quell'accenno alle bandiere....qualcuna la cambi, ma quelle più vere le tieni. Davvero molto bello! E veramente molto bravo questo giovane paroliere!
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