giovedì 27 dicembre 2007

Cantico 5, 9 - 16 ovvero ancora eros biblico



9 Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico, o la più bella fra le donne? Che è dunque l'amico tuo, più di un altro amico, che così ci scongiuri? 10 L'amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. 11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo. 12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli, che si lavano nel latte, montati nei castoni di un anello. 13 Le sue gote sono come un'aia d'aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra sono gigli, e stillano mirra liquida. 14 Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di berilli; il suo corpo è d'avorio lucente, Il suo aspetto è come il Libano, superbo come i cedri. 16 Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l'amore mio, tal è l'amico mio, o figlie di Gerusalemme, coperto di zaffiri. 15 Le sue gambe sono colonne di marmo, fondate su basi d'oro puro.

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