"Sua       Eccellenza Della Rovere, generale di corpo d'armata, amico       intimo di Badoglio e consigliere tecnico di Alexander, fu       rinchiuso dai tedeschi nel V raggio della prigione di San Vittore nella       primavera del 1944. Il       prestigio del generale era così alto presso i secondini italiani che       essi non si sentivano più tenuti ad osservare nei       suoi confronti il regolamento di disciplina. Entrando       tutti si mettevano sull'attenti, anche i comunisti, e facevano un       inchino."
(Dai       ricordi di Indro Montanelli)
"No,no", fece Muller scotendo la testa, "è l'unico modo di riparare l'errore che abbiamo commesso fucilando quell'uomo. Noi tedeschi giudichiamo questo paese dai suoi generali veri. È su quelli falsi che va misurato..." 
(Da "Il Generale Della Rovere" di Indro Montanelli, pag. 110)
Giudizio feroce ma basato sui fatti. Se, per riscattare dignità e onore, fu necessario andare a prestito da un ex truffatore, il nostro è davvero un paese infelice! O forse lo è stato.
3 commenti:
Tutt'ora lo è ....
Ciao,
visitina e voglia di augurarti Buon Natale!
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