sabato 1 ottobre 2011

Beati i ricchi e i banchieri!


Il fondo salva-stati  ricoprirà d'oro banche e speculatori lasciando la Grecia in mutande. I governi hanno chiesto anche ai banchieri di firmare il patto. E i nostri ministri finanziari decideranno il relativo piano nei prossimi giorni.
Gli aiuti dell'Europa per salvare la Grecia rischiano così di andare dritti dritti alle banche.
Ma le banche non hanno necessità di essere soccorse. L'aiuto alle banche altro non sarebbe che una ulteriore possibilità di arricchimento per i banchieri e i loro sodali.
Del resto tutti ricordiamo gli aiuti dello Stato italiano concessi a piene mani alla FIAT. Forse che quei miliardi  sottratti all'erario sono stati utili a mantenere i posti di lavoro degli operai o sono piuttosto andati ad accrescere ancora di più i pingui forzieri all'estero della famiglia Agnelli? 
I soldi pubblici devono servire alle pubbliche necessità e impiegati esclusivamente per venire incontro a chi ha effettivamente bisogno di essere aiutato.
Uno Stato solidale e attento ai suoi cittadini si comporta a questo modo! Uno Stato che fa preferenze di persone consentendo arricchimenti  e privilegi ad una ristretta cerchia di persone è uno Stato non degno di questo nome. Uno Stato che strizza l'occhio ai potenti  passando sulla pelle dei poveri sarebbe più giusto definirlo una consorteria di plutocrati o meglio un'associazione a delinquere.
Se l'Europa intende risolvere in tal modo la crisi della Grecia e le possibili crisi di altri Paesi, tra i quali il nostro,  parte certamente col piede sbagliato.

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