venerdì 11 aprile 2008

Luigi Pirandello poeta



Sono felice d'esser riuscito finalmente a ritrovare questa commossa lirica con la quale il Poeta rievoca la sua casa natale. La casa di Pirandello, ch'io ebbi modo di visitare più di quindici anni fa, si trova in contrada Caos, non molto lontana dalla suggestiva Valle dei Templi di Agrigento, ed è un contenitore d’arte eccezionale che si presta moltissimo alla fruizione dei visitatori, inserita com’è in un contesto naturale unico. Poco distante dalla casa uno splendido, solitario pino quasi a strapiombo sul "mare africano". Qui mosse i primi passi lo scrittore, come Egli stesso ricorda nei versi che seguono:

“Casa romita in mezzo a la natia
campagna, aerea qui, su l’altipiano
d’azzurre argille, a cui sommesso invia
fervor di spume il mare aspro africano,
te sempre vedo, sempre, da lontano,
se penso al punto in cui la vita mia
s’aprì piccola al mondo immenso e vano:
da qui - dico – da qui presi la via.
Da questo sentieruolo tra gli olivi,
di mentastro, di salvie profumato,
m’incamminai pe ‘l mondo, ignaro e franco.
E tanto e tanto, o fiorellini schivi
tra l’erma siepe, tanto ho camminato
per ricondurmi a voi, deluso e stanco”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella, bella, bella !!!!!!!!!!

Foscarina

Evergreen ha detto...

In questa breve lirica (non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuta!) vi trovo il commosso riandare alle origini, la nostalgia della casa natale, il ritorno nei luoghi da cui il Poeta era partito pieno di belle speranze. Quei fiorellini che sbucano dalla siepe sembrano altrettanti teneri occhi che guardano con pietosa partecipazione la delusione e la stanchezza del Poeta, avviato ormai al suo mesto crepuscolo.

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