venerdì 8 febbraio 2008

L'astensionismo non ci sarà. Ecco il perché!

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “C’era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. L’amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce”.

E' chiaro ormai a tutti che l'attuale classe politica annovera rappresentanti lontani anni luce dai bisogni della gente. Il loro bla-bla non incanta più nesuno, lo spirito di servizio non è certamente il loro forte, le loro prebende e i loro privilegi risultano offensivi ed irritanti alla maggior parte degli italiani che si dibattono quotidianamente tra gravi incertezze e serie difficoltà economiche. Però non si può dire che i nostri politici difettino di furbizia. Elargendo in tempo utile favori a destra e a manca, agevolando carriere di parenti ed amici, essi hanno posto una solida ipoteca sul proprio futuro. Per questo non vedranno venir meno nemmeno alla prossima chiamata elettorale il doveroso voto di ringraziamento da parte degli interessati destinatari di quei benefici e di quelle attenzioni. Abili e scaltri davvero! Nè più né meno come l'amministratore infedele della celebre parabola di Luca.

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