domenica 6 settembre 2009

Giacomo 2,1-10


Non fate preferenze

1 Fratelli miei, non contaminate la vostra fede nel Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, facendo preferenze personali. 2 Poniamo il caso che entri nella vostra riunione un uomo con abiti di lusso e anelli d'oro, e che entri anche un poveraccio mal vestito. 3 Ora, se coprite d'attenzioni il ricco, dandogli il posto migliore, ma dite al povero: "Tu stai lì in piedi", oppure: "Siedi qui in terra, vicino al mio sgabello", 4 non fate forse fra voi, delle differenze, giudicando con parzialità ed ingiustizia? 5 Ascoltate, fratelli cari: Dio ha scelto quelli che sono poveri agli occhi del mondo per farli diventare ricchi di fede ed eredi del Regno che egli ha promesso a coloro che l'amano. 6 Eppure, voi avete disprezzato il povero! Non vi rendete conto che sono proprio i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano in tribunale? 7 E sono proprio loro che bestemmiano Gesù Cristo, di cui voi portate l'onorevole nome!8 Se ubbidite alla legge del Regno come viene esposto nelle Scritture: "Ama il tuo prossimo come te stesso", fate bene. 9 Sbagliate, invece, se fate delle distinzioni personali; commettete peccato e la legge vi condanna. 10 Chi osserva tutte le leggi di Dio, ma sbaglia anche soltanto in un punto, si rende colpevole di aver violato l'intera legge.

Il chiaro, inequivocabile monito è tratto da una lettera di Giacomo apostolo, altrimenti detto "fratello del Signore", il quale - proprio per questa sua privilegiata condizione di consanguineo - godeva di straordinario prestigio nella comunità dei primi cristiani in Gerusalemme.
L'insegnamento dell'Apostolo è quindi da supporre di prima mano e le sue raccomandazioni sono perciò l'eco fedelissima delle parole ascoltate direttamente dal Maestro, il quale aveva sempre dimostrato, in tutte le occasioni, con le parole e con i fatti, una speciale predilezione per i poveri e per gli ultimi della scala sociale. Così come - al contrario - aveva dimostrato, con le parole e con i fatti, una fermissima presa di distanza dai ricchi e da Mammona.
È un testo che a me piace molto ma che dovrebbe imbarazzare, e non poco, tutti coloro che queste preferenze continuano imperterriti a farle in modo molto evidente.

P.S.: più o meno questi - se non identici a questi - erano i miei pensieri quando oggi in TV ho visto in prima fila il Sottosegretario "Letta" e il solito nutrito stuolo di politici alla messa del Papa a Viterbo proprio mentre - ironia delle parole! - veniva "letta" questa preziosa ma inascoltata esortazione di Giacomo.

2 commenti:

Pupottina ha detto...

ciao. buon inizio settimana ^________^

evergreen ha detto...

Grazie, esuberante amica!

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