martedì 14 ottobre 2008

Raul Follereau

Insegnaci, Signore, a non amare soltanto noi stessi, a non amare soltanto i nostri, a non amare soltanto quelli che amiamo già.

Insegnaci a pensare agli altri, ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama.

Signore, donaci di soffrire della sofferenza degli altri.

Concedici la grazia di capire che ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice, protetta da te, milioni di esseri umani, che sono tuoi figli e nostri fratelli, muoiono di fame senza aver meritato di morire di fame, muoiono di freddo senza aver meritato di morir di freddo.

Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.

Raul Follereau

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Il miracolo perpetuo dell'esistenza

  Non mi interessa più capire come un dio possa essere uno e trino, come Gesù sia uomo e figlio di dio.  Sono anch'io figlia di dio e am...