venerdì 13 gennaio 2012

Questi benedetti blog cattolici...


Uno spettacolo teatrale con al centro il grandioso Volto di Cristo, Volto di maestà e di bellezza infinita, Volto misterioso e impenetrabile, Volto disfatto e reso ormai  irriconoscibile sotto le croste di una civiltà cinica ed anticristiana, questo spettacolo teatrale - dicevo - ha dato il destro ad un blog cattolico per attaccare il malcapitato Arcivescovo di Oristano, Mons. Sanna, che non avrebbe censurato la blasfemia di quella rappresentazione dalla quale, per giunta, egli avrebbe addirittura tratto qualche spunto per una sua omelia.
L'omelia incriminata è questa. Il blog cattolico, peraltro assai pregevole, elegante e molto curato, è questo.
Non avendo trovato niente di riprovevole nell'omelia del Vescovo e non ravvisando elementi di blasfemia nell'opera teatrale, mi domando: ma è mai possibile essere più papalini del Papa? È davvero un errore imperdonabile prendere spunto da un lavoro teatrale che non mi pare né dissacratore né offensivo?
Per certi cattolici la pura forma è divenuta sostanza. Ma la sostanza è ben altra cosa. 
E poi l'arte, se tale è, ha pur sempre le sue intrinseche, sacrosante pretese di libertà (anche in ordine ai mezzi espressivi) che dovrebbero far desistere anche il critico più accanito da qualsiasi giudizio censorio.
Sta di fatto che, per me, le vere offese al Volto di Dio sono quelle che la società cosiddetta cristiana non smette di arrecare al Volto dell'Uomo, sfigurandone in modo irreparabile la dignità quando questa, nonostante 2 millenni di cristianesimo, viene ancora oggi profondamente ferita nei poveri, negli ultimi, negli emarginati, nei perseguitati, nelle vittime innocenti delle guerre e dell'egoismo degli uomini.

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