sabato 2 gennaio 2010

Un abbraccio simbolico e catartico (per me)

Archiviate le feste, mi rimane il ricordo di un abbraccio dato e ricevuto da uno sconosciuto al concerto della Mannoia a Corato.
Mi è sembrato un uomo solo, forse senza nessuno al mondo, un signore mite, semplice e ben educato che ha salutato accanto a me il nuovo anno con un bicchiere di spumante.
E' stato un abbraccio spontaneo e naturale per entrambi, all'insegna della solidarietà e dell'amicizia gratuita, che forse ha fatto piacere a lui ma che certamente ha arricchito ancora di più me.
Auguri ancora, ignoto amico incontrato per caso a mezzanotte di capodanno sotto il palco dell'eterea e raffinata Fiorella.
Che tu possa incrociare tante altre persone capaci più di me di sorriderti e di tenderti la mano.
Sii sempre lieto e felice come al brindisi di mezzanotte dell'altro ieri!

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Terzine

Una storia di gloria e di misfatti Un popolo d'eroi e di vigliacchi Una genìa di saltimbanchi e matti!