venerdì 6 marzo 2009

Un pò di alta poesia...

Il carme "Dei sepolcri" di Ugo Foscolo è in grado ancor oggi di esercitare un fascino unico. Il mondo classico vi è rappresentato con un'efficacia e un vigore cui è difficile trovare paragoni. "Il navigante che veleggiò quel mar sotto l'Eubea, vedea per l'ampia oscurità scintille, balenar d'elmi e di cozzanti brandi..." Ecco il carme nella sua splendida interezza. Gustatelo con calma e con rispetto come merita un'opera d'arte!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo devo reinserire tra le mie letture (dopo averlo snobbato in età scolare) ....

Evergreen ha detto...

E' di una bellezza e di un vigore eccezionali!

Lara ha detto...

E' così come dici, Ever.
Di una bellezza e di un vigore eccezionale.
Io sono innamorata anche di A Zante.

Evergreen ha detto...

Suggestivo sonetto!

Gianna ha detto...

Ever concordo.
Un caro saluto.

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Sol chi non lascia eredità d'affetti, poca gioia ha dell'urna!

Il miracolo perpetuo dell'esistenza

  Non mi interessa più capire come un dio possa essere uno e trino, come Gesù sia uomo e figlio di dio.  Sono anch'io figlia di dio e am...