mercoledì 19 novembre 2008

De pravis vitandis


Corruzione estrema degli ultimi tempi


1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!

Dalla II Lettera di Paolo a Timoteo 3, 1-5

A me sembra che Paolo abbia descritto perfettamente e con grande anticipo la desolazione e la tristezza del nostro tempo. Voi che ne dite?

14 commenti:

Octuagenario ha detto...

E' vero. Il messaggio è attualissimo, e testimonia la grandezza della morale cristiana, e sua estrema modernità.
Alla faccia di chi denigra San Paolo, che come uomo di duemila anni fa non può essere moderno in tutti gli aspetti, ma collocato nella sua epoca è stato un grandissimo.

Pipoca ha detto...

ciao verde!
è indubbio che tutto ciò sia attualissimo, è triste, soprattutto se poi siamo anche stati avvisati già da secoli e secoli e ripetutamente.

***
Tu mi stimoli sempre e, stranamente (?), guarda caso, ciò che frulla nella mia testa (e frulla bene dato l'ampio spazio che hanno i miei solitari neuroni), un pensiero, una riflessione, una casualità, lo ritrovo nel tuo bloggo.
(Anche la canzone nel post precedente che, volevo specificare, potrebbe essere frainteso... la mia critica non era alla tua canzone, ma a ciò che accade nella società... la propaganda al razzismo c'è, ma logicamente non in tutto,
nel caso della scelta della tua canzone trovo delicatezza e sensibilità, non trovo le apologie che invece ho trovato altrove...

***
Riguardo questo post:

Aggiungo, perché siamo in tema, anche se non come contenuto, ma come autore.

In questo periodo sto leggendo un saggio bellissimo dal titolo Due in una Carne sulla chiesa e la sessualità nella storia... una rivelazione, al momento, e, al momento, interessantissimo.

mi affascina il messaggio degli apostoli, nei padri della chiesa etc. etc. ... che poi venga strumentalizzato anche ... purtroppo ...

Pipoca ha detto...

scusa, mi son dimenticata di cliccare su invia commenti di risposta a questo post.
l'ho fatto ora, ignora il presente.

Pipoca ha detto...

ah ah ah
me lo son ridimenticata

Evergreen ha detto...

Telepatica e geniale amica, la sessualità è stata sempre vista come il fumo negli occhi dalla Chiesa proprio per colpa di Paolo, comunicatore appassionato e ardente ma misogino.

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Parole molto attuali!

Pipoca ha detto...

mio caro sempreverde (non vorrei darti del cipresso, anche se è un albero che amo molto, ma sono a corto di botanica e su due piedi non so trovare un sempre verde che ti meriti, comunque insomma anche il cipresso fa la sua porca figura, via, se proprio proprio dobbiamo essere immortali)

non so dirti della misoginia di Paolo, ma al momento posso dirti che spetta a lui, sulla scia di ciò che predicava, aver proclamato la parità di diritti tra uomo e donna. e questo mi ha colpito tantissimo.
non in un'ottica di fedeltà coniugale, che credo sia un'interpretazione molto superficiale, ma nell'ottica della parità dei diritti, dove non si predicava più che la donna dovesse sottostare alla volontà del marito in tutto e per tutto, dal tradimento, alla scelta del marito, alla violenza sessuale legalizzata tra le mura domestiche. Paolo sostiene che l'uomo e la donna, proprio perché all'interno del matrimonio, hanno pari diritti.

e questo è stato rivoluzionario.

favorire inoltre la verginità, anche per le donne, non è così terribile come sembri ai nostri occhi contemporanei.
la donna era considerata merce sessuale anche all'interno del matrimonio, e macchina per figliare a prescindere dal suo volere.

altissima la mortalità per donne gravide molto giovani, per troppo parti etc etc
ma anche il dovere di essere sottoposta ad un matrimonio con un uomo che essa non gradiva, matrimoni contro voglia etc etc
la possibilità di legittimare la scelta di una donna di rimanere vergine, spesso garantiva una vita migliore in tutti i sensi per la donna.

pensa per esempio alla donna impura (con il ciclo mestruale) e tutte le leggende e superstizioni che gravitano attorno al ciclo (non deve essere toccata, non può fare il pane, fa morire le piante etc. etc.) non va vista come un'emarginazione della donna, ma come un momento in cui la donna stessa, fomentando essa stessa questa credenze, poteva concedersi finalmente dei momenti di pausa rispetto a tutto ciò che doveva subire...

***
ok (che me lo devi ancora spiegare, assieme al 17)
commentare con te è puro godimento, spero lo sia altrettanto per te, anche se sì, lo so, non sono andata fuori tema, sono andata a briglia sciolta sciolta fuori fuori dal seminato

ciao cipresso!

Pipoca ha detto...

se c'è qualche errore me ne scuso (soprattutto per quel pignolo di Otty) ma ho scritto di getto

Octuagenario ha detto...

Per carità, Pipo, non ti dirò niente, anzi, la tua dissertazione è estremamente acuta e la condivido appieno, tanto più che proviene da una donna.
E poi secondo me non è vale l'equazione misoginia=sessuofobia, come diceva l'ottimo Ever, anzi... i più grandi misogini sono semmai dei maniaci sessuali.

Evergreen ha detto...

Cara pipoca, ho apprezzato moltissimo il tuo articolato commento...e approfitto ora per rispondere alle tue due ultime domande. OK significa che tutto è a posto e la locuzione anglofona trae origine dal fatto che in battaglia, al termine della pugna giornaliera, veniva stilato un rapporto delle perdite subite (si fa ancora oggi!) e il numero dei morti veniva annotato in una casella in corrispondenza del termine killed abbreviato in K....perciò quando si scriveva O voleva dirte che non vi erano state perdite e quindi tutto era andata bene...OK?
Il temuto 17 deriva la sua trista nomea perchè in numeri romani si scrive XVII e anagrammato vien fuori VIXI che in latino significa ho vissuto quindi sono morto...da qui nasce la superstizione che lo accompagna...Ti saluto caramente, coltissima amica!

Evergreen ha detto...

Caro coevo, la sessualità è sinonimo di gioia e di pienezza di vita. Essa rappresenta quella molla potente e insostituibile mediante la quale la conservazione delle specie viventi si perpetua e la creazione meravigliosamente si rinnova ad agni nascita. La Chiesa ha sempre considerato il sesso una specie di tabu e si è inventata di tutto pur di evitarne anche la parola. La verginità - che pure è anch'essa un valore - è divenuta il valore per eccellenza e le schiere di Vergini lo dimostrano ad abundantiam....

Unknown ha detto...

Purtroppo viviamo in un mondo difficile.

Memole ha detto...

Io penso che gli uomini sono sempre stati "egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio". Adesso come allora.

Octuagenario ha detto...

Mah, Ever caro, oggigiorno per la verità di vergini non ne vedo tante, semmai una grande massa di sfigatI :D :(

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