domenica 4 aprile 2010

I discepoli di Emmaus

Caravaggio - Cena in Emmaus

"Se fosse necessario dare tutto il Vangelo per una sola scena, in cui esso sia interamente riassunto, non esiterei a designare i discepoli di Emmaus.
E può darsi che questa sia stata l'intenzione di S. Luca, ad un cardine della sua opera, in quell'intervalllo in cui finiva la storia visibile di Gesù per iniziare la sua presenza invisibile...
Due persone discorrono per una strada. Si intrattengono su ciò che è sempre tanto visibile in questo mondo: il fallimento dei fondatori, le apparenze contrarie, la delusione, le promesse non mantenute. E in particolare l'assurdità del movimento di Gesù che non è riuscito e che costituisce la prova che non c'è più posto per la speranza. Le ragioni plausibili per dubitare non mancano, si duplicano, poiché ogni discepolo aggiunge le proprie difficoltà di credere a quelle dell'altro. E mentre parlano, il Problema di cui parlano cammina con essi, si pone al centro del loro essere sotto la forma d' un ardore di apprendere..."
Jean Guitton, "Gesù" (pag. 301) - Ed. Marietti

9 commenti:

Tomaso ha detto...

Buona pasquetta caro Pino,
il post di oggi mi ha fato
pensare! i titoli dei commenti è, coraggiosi, fare dei commenti tante volte ci vuole coraggio, io oggi ce lo come tu lo hai avuto dicendo la verità, Gesù da quando è invisibile un susseguirsi de cose ci ha fatto capire a tanti misteri, che si susseguano anche hai tempi nostri, siamo tutti peccatori senza distinzioni sulla terra siamo tutti uomini e nessuno è infallibile.
Pensando a questo ci resta un po' di amaro in bocca che è impossibile per un uomo toglierlo...
Credo caro amico che tu mi abbia perfettamente capito!
Un forte e sincero abbraccio
Tomaso

Liliana ha detto...

Io vorrei essere un po' positiva e cercare di inculcare a chi ha letto questo post di Giuseppe, di essere un po' più vicini alla Fede, dato che anche noi possiamo definirci discepoli di Emmaus, perchè tante volte ci troviamo a discutere di tanti argomenti, a volte seri e non ci sentiamo aiutati da nessuno, dimenticando che Cristo ... cammina insieme a noi. Non bisogna necessariamente vederlo, ma ...sentirne la presenza, ecco. Delle volte potremo sentire provenire dal nostro intuito (che io chiamo: la Voce di Dio) una voce che ci suggerisce la soluzione, anche se non sempre gli diamo ascolto. Ecco, ascoltiamo quella voce. Essa potrebbe trarci fuori da qualche problema a cui non avremmo mai creduto di uscirne fuori. Nell'iconografia greca nell'icona della resurrezione, c'è il Cristo che prende Adamo con la Sua mano e lo tira fuori dagli inferi per purificarlo e farne un uomo nuovo. Ecco, Lui ci tira fuori per ridarci la speranza, la vita, la fede. Seguiamolo.

Ciao Giuseppe.
E complimenti per le bellissime illustrazioni di Giotto che hai inserito nel blog, in tema pasquale. Hai buon gusto! Complimenti!

Liliana - Trani

giardigno65 ha detto...

esempi del genere oramai non fanno più notizia

ciaooooooooo

Evergreen ha detto...

@Tomaso: tu sei un coraggioso! Ed è tipico dei coraggiosi dire senza paura ciò che si pensa. Se poi quel che si pensa sia giusto o no, questo è un altro discorso... Un abbraccio e un saluto sempre cordiale!

Evergreen ha detto...

@Liliana: hai ragione...siamo tutti sulla via di Emmaus sul far della sera!

Evergreen ha detto...

@giardigno: purtroppo è così!

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Questo passo da te pubblicato mi arrricchisce del mio poco sapere...un saluto da Fernando.

Evergreen ha detto...

@Fernando: Jean Guitton è uno dei grandi scrittori e pensatori francesi moderni. Chissà perché sono nati quasi tutti in Francia!

Gianna ha detto...

Un abbraccio Pino.

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