venerdì 16 ottobre 2009

Credo di St. Jaques



Credo in un solo Dio che è padre
fonte sorgiva di ogni vita, di ogni bellezza, di ogni bontà.
Da lui vengono e a lui ascendono tutte le cose.
Credo in Gesù Cristo, figlio di Dio e figlio dell'uomo,
immagine visibile e trasparente dell'invisibile volto di Dio,
immagine alta e pura del volto dell'uomo
così come lo ha sognato il cuore di Dio.
Credo nello Spirito Santo,
che vive ed opera nelle profondità del nostro cuore
e di ogni creatura,
per trasformarci tutti ad immagine di Cristo.
Credo che da questa fede fluiscono
le realtà più essenziali e irrinunciabili della nostra vita:
la comunione dei santi e delle cose sante, che è la vera chiesa,
la buona novella del perdono dei peccati
la fede nella Risurrezione, che ci dona la speranza
che nulla va perduto della nostra vita:
nessun frammento di bontà e di bellezza,
nessun sacrificio per quanto nascosto ed ignorato,
nessuna lacrima e nessuna amicizia. Amen!

Trovo molto significativo e assai vicino alle mie corde questo Credo. Molto di più dell'arido e dottrinale Simbolo di Nicea.

6 commenti:

Pierangelo ha detto...

Il Simbolo degli Apostoli imparato al catechismo, nella sua sinteticità rimane secondo me il più bello.

Quello niceno-costantinopolitano è frutto di infinite precisazioni contro gli eretici e per questo motivo non va al sodo (basti pensare alla finezza di da chi discende lo Spirito Santo che è argomento troppo tecnico).

Di Credi ne possiamo elaborare quanti ne vogliamo anche di bellissimi, ma se deve essere un momento liturgico in cui recitando insieme ci accorgiamo che crediamo nelle stesse cose, deve trattarsi di un testo standard. Quindi eviterei la creatività proprio nella professione di fede. La dimensione comunitaria ci costringe a cercare minimi comuni denominatori.

Evergreen ha detto...

Caro Pierangelo, grazie del prezioso commento. Riconosco che esso centri perfettamente un aspetto importante della questione dottrinale. Ma io credo che il respiro di un anima e il suo rapporto con Dio non possano essere ingabbiati in formule standard. A volte i riti e le liturgie - per quanto ricche, belle e suggestive - possono rappresentare dei contenitori vuoti o anche delle autentiche trappole per sprovveduti. Non sempre la dimensione comunitaria delle assemblee dei credenti favorisce la libera crescita dello Spirito "che soffia dove vuole". E personalmente nel Credo di St.Jaques io vedo alitare lo Spirito più e meglio che nel Simbolo.

Lara ha detto...

Splendido dialogo, peccato sia già chiuso ;(
Personalmente, e ormai Evergreen lo sa, sono d'accordo con lui:
nel Credo di St.Jaques vedo anch'io alitare lo Spirito più e meglio che nel Simbolo.
Un caro saluto,
Lara

Evergreen ha detto...

Grazie, Lara, per la tua affettuosa e costante presenza nel mio blog. Peccato che l'argomento del post interessi così poche persone! Sarà per caso un segno dei nostri tempi frivoli e leggeri? Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

Dio, teologia e fede

Continuo per mia fortuna a credere in Dio che è Padre di tutti ed opera per mezzo di tutti anche se mi trovo in parte d’accordo su alcune d...