mercoledì 29 luglio 2009

Italia unita?

L'unità d'Italia è rimasta un'aspirazione insoddisfatta di tanti spiriti nobili. L'unità nazionale, sancita sulla carta, non si è mai realizzata nei fatti. Tra il Nord e il Sud della nostra Penisola non è mai corso buon sangue. I terroni sono sempre stati oggetto del dileggio dei polentoni che del resto se lo vedevano ampiamente ricambiato dai primi. Il divario economico e culturale tra le due Italie si è vieppiù accentuato negli ultimi anni e la Lega ne è il triste prodotto politico. I collanti usati per tenere legate le due realtà hanno ormai esaurito da tempo la loro capacità di tenuta. Uno di questi collanti - forse il più tenace - è venuto meno con l'abolizione del servizio militare obbligatorio e, ancor prima, con la regionalizzazione della leva. Forte e generosa leva che in tantissimi anni ebbe anche il merito di tenere unito e saldo il Paese. Ora che la "difesa"della Patria si è trasferita oltre i confini, ora che il servizio militare obbligatorio è passato in altre mani, ora che il "sacro dovere del cittadino" è diventato un anacronistico retaggio ottocentesco, i segni della disgregazione nazionale sono sotto gli occhi di tutti. Peccato! Un vero peccato!

6 commenti:

Tracce Indelebili ha detto...

...sono d'accordo con te!

Evergreen ha detto...

Il guaio è che perfino i numerosissimi meridionali trapiantati e cresciuti al Nord - per effetto di quel mimetismo che contraddistingue i gruppi sociali - fanno di tutto per apparire ancora più antimeridionalisti degli stessi settentrionali. Un caro saluto. Pino

Do ut Des ha detto...

Salve, io sono un compaesano di Pimpinella, però mi ha affascinato molto la storia del "Regno delle due Sicilie". Praticamente siete stati colonizzati per scopi del tutto diversi da quelli che lei immagina.
Legga qui (http://www.duesicilie.org/spip.php?article48).
Altrimenti c'è un bel libro di Antonio Pagano edito dalla Capone Editore "Due Sicilie 1830/1880".

Saluti.

Evergreen ha detto...

La Storia è sempre scritta dai vincitori. L'inganno delle parole e dei miti è pari a quello della mistificazione dei fatti e della verità. Il meridione d'Italia - ricco di cultura, di arte, di risorse - è stato a dir poco depredato dai famelici emissari dei Piemontesi. Il guaio è che lo sfruttamento del Sud continua ancora oggi con modalita diverse ma sempre ispitate dallo stesso cinismo.

Do ut Des ha detto...

Infatti, il libro che le ho suggerito è scritto con un occhio critico diverso.
Quello che ci fanno studiare a scuola è naturale che sia dettato dai vincitori.

Saluti.

Evergreen ha detto...

Quante cose, illustre amico, dovremmo rivedere con spirito critico e senza alcuna benda davanti agli occhi! Grazie della segnalazione libraria.

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