martedì 26 ottobre 2010

Sufficit diei malitia sua


Malitia qui non è da intendere nell'accezione di malizia, cattiveria ma piuttosto di pena, preoccupazione, sofferenza, fatica.
Quindi: ad ogni giorno il suo affanno.
Questa confortante massima evangelica contiene al suo interno una certa connotazione ansiogena nel momento stesso in cui vuole esorcizzare le inevitabili amarezze che la vita offre a  tutti e a piene mani. In realtà siamo fatti per soffrire e per patire.
Ma, per risollevarci  un pò dallo scoramento e per rinfrancare in parte lo spirito, non c'è cosa migliore di questa: affrontare un'inquietudine per volta, pardon, per giorno. 
Due o tre comincerebbero ad essere decisamente troppe per chiunque, anche per i più intrepidi!

Nessun commento:

A Paola S.

Sull'ali che ti resero leggera Adesso voli libera e felice Nel cielo d'una fredda primavera.