venerdì 21 marzo 2008

Christòs anèste. Alethòs anèste!


Nel giorno della Resurrezione e per tutti i quaranta giorni che precedono l'Ascensione, in alcuni paesi dell'Europa dell'Est come la Romania, risuona ancora oggi il saluto pasquale dei cristiani ortodossi. Essi infatti, rispettando un'antichissima tradizione, non esitano a rivolgersi reciprocamente l’espressione bella e incoraggiante: Cristo è risorto ! E rispondono, quasi a confermarne la certezza: E’ veramente risorto! In queste parole, in questo scambio gioioso di saluto, è compreso tutto il mistero della fede in Cristo Risorto, il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, diventato per amore nostro, nostro Fratello e nostro Salvatore. E così il fondamento su cui poggia la fede cristiana si è trasmesso intatto e quasi rafforzato, passando da una bocca all'altra, da una generazione all'altra, fino ai giorni nostri. Da noi queste tradizioni millenarie non sono sopravvissute nei rapporti quotidiani rimanendo invece confinate nell'ambito ristretto dei riti e delle celebrazioni liturgiche. Peccato!

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