lunedì 19 settembre 2016

Lo spirito di Assisi

Ho sempre guardato con diffidenza e sospetto a questi incontri di Assisi fin da quando -  il 27 ottobre 1986 - Giovanni Paolo II ne volle iniziare con gran pompa la serie. 
Nell'ottica della grandeur e del culto della personalità che caratterizzarono gli anni del papa polacco, essi dovevano rappresentare né più né meno l'equivalente delle ambiziose, inconcludenti e costose passerelle internazionali dei leader politici che niente o quasi hanno prodotto in fatto di pace e di effettivo progresso dell'umanità. Dello "spirito di Assisi" rimane un vuoto e desolante bla-bla che nessuno ha mai tradotto in pratica.
Non è chi non veda che proprio in questi trent'anni sono accresciuti a dismisura i conflitti armati; che proprio in questo periodo sono aumentate - e di molto - le vittime innocenti delle guerre; che mai come oggi una massa enorme di infelici viene sacrificata sull'altare degli interessi economici di chi regge le sorti del mondo; che mai come adesso il pianeta Terra è a rischio per la mancanza assoluta di rispetto per la natura e per l'ambiente.
A cosa servono allora gli incontri periodici tra i leader politici?
A cosa serve questa aggiuntiva, inutile passerella in chiave religiosa?
Spero di sbagliarmi ma temo a nulla!

3 commenti:

Tomaso ha detto...

Caro Pino, quanta verità ce in questo tuo post, non aggiungo altro, perché non so dire quello che penso!!!
Ciao e buona giornata caro amico.
Tomaso

Evergreen ha detto...

Grazie caro Tomaso! La tua fedeltà agli amici è indefettibile! Un saluto e un abbraccio.

Mr.Loto ha detto...

Al mondo c'è sempre bisogno di dialogo, per capirsi, per scambiarsi idee e per cercare di fare insieme quello che non si riesce a fare da soli.
Io preferisco pensare che dietro a questi incontri ci siano delle buone intenzioni anche se purtroppo, le buone intenzioni da sole non bastano a migliorare il mondo.
Un saluto.

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