mercoledì 19 novembre 2014

È sempre un piacere rileggere il mio grande Renan!


Da Vita di Gesù di Renan - Cap.XXVIII

Collochiamo dunque sulla più alta vetta della grandezza umana la persona di Gesù. Non lasciamoci traviare da esagerate diffidenze in presenza di una leggenda che ci porta sempre in un mondo soprannaturale. Anche la vita di Francesco d'Assisi è un tessuto di miracoli. Eppure si è mai dubitato dell'esistenza e del ruolo di Francesco d'Assisi? Non dimentichiamo neppure che la gloria di aver fondato il cristianesimo deve appartenere alla moltitudine dei primi cristiani, e non al deificato della leggenda. L'ineguaglianza degli uomini è molto più marcata in Oriente che da noi. Non è raro il veder sorgere in mezzo alla tristezza universale, dei caratteri la grandezza dei quali ci stupisce. Ben lungi dall'essere stato creato dai suoi discepoli, Gesù ci appare in tutto superiore ai suoi discepoli. Questi, tranne san Giovanni e san Paolo, erano uomini senza inventiva né genio. Lo stesso san Paolo non può essere in alcun modo paragonato a Gesù, e quanto a san Giovanni, dimostrerò tra qualche tempo che la sua parte, in un certo senso molto alta, fu però tutt'altro che esente da pecche. Da qui deriva l'immensa superiorità dei Vangeli sugli altri scritti del Nuovo Testamento. Da qui quel cadere penoso che si sente passando dalla storia di Gesù a quella degli apostoli. Gli stessi evangelisti, che ci lasciarono l'immagine di Gesù, sono di tanto inferiori a colui di cui parlano che lo sfigurano di continuo, non sapendo raggiungere la sua altezza. I loro scritti sono pieni di errori e di controsensi. Ad ogni riga si sente un discorso di divina bellezza riferito da redattori che non lo comprendono e che sostituiscono le proprie idee a quelle che seppero afferrare solo a metà. Insomma, il carattere di Gesù, lungi dall'essere stato abbellito, è stato da essi diminuito. La critica, per trovarlo quale fu, deve scartare una serie di errori, che provengono dal mediocre intelletto dei discepoli. Questi lo dipinsero come lo concepivano, e spesso, credendo d'ingrandirlo, lo hanno in verità rimpicciolito.

Plaçons donc au plus haut sommet de la grandeur humaine la personne de Jésus. Ne nous laissons pas égarer par des défiances exagérées en présence d'une légende qui nous tient toujours dans un monde surhumain. La vie de François d'Assise n'est aussi qu'un tissu de miracles. A-t-on jamais douté cependant de l'existence et du rôle de François d'Assise ? Ne disons pas davantage que la gloire de la fondation du christianisme doit revenir à la foule des premiers chrétiens, et non à celui que la légende a déifié. L'inégalité des hommes est bien plus marquée en Orient, que chez nous. Il n'est pas rare de voir s'y élever, au milieu d'une atmosphère générale de méchanceté, des caractères dont la grandeur nous étonne. Bien loin que Jésus ait été créé par ses disciples, Jésus apparaît en tout comme supérieur à ses disciples. Ceux-ci, saint Paul et saint Jean exceptés, étaient des hommes sans invention ni génie. Saint Paul lui-même ne supporte aucune comparaison avec Jésus, et quant à saint Jean, je montrerai plus tard que son rôle, très élève en un sens, fut loin d'être à tous égards irréprochable. De là l'immense supériorité des Évangiles au milieu des écrits du Nouveau Testament. De là cette chute pénible qu'on éprouve en passant de l'histoire de Jésus à celle des apôtres. Les évangélistes eux-mêmes, qui nous ont légué l'image de Jésus, sont si fort au-dessous de celui dont ils parlent que sans cesse ils le défigurent, faute d'atteindre à sa hauteur. Leurs écrits sont pleins d'erreurs et de contre-sens. On sent à chaque ligne un discours d'une beauté divine fixé par des rédacteurs qui ne le comprennent pas, et qui substituent leurs propres idées à celles qu'ils ne saisissent qu'à demi. En somme, le caractère de Jésus, loin d'avoir été embelli par ses biographes, a été diminué par eux. La critique, pour le retrouver tel qu'il fut, a besoin d'écarter une série de méprises, provenant de la médiocrité d'esprit des disciples. Ceux-ci l'ont peint comme ils le concevaient, et souvent, en croyant l'agrandir, l'ont en réalité amoindri.

2 commenti:

Tomaso ha detto...

Caro Pino, mi era sfuggito questo tuo post, qualcosa nel n^mio blog roll no ha funzionato, per questo non ho potuto subito notare il tuo post.
Non so il perché il tuo commento sia stato registrato anonimo sul mio blog, se mi dai una spiegazione ne sarei contento, ciao e buona serata caro amico.
Tomaso

Evergreen ha detto...

Il fatto che il mio commento sia apparso anonimo è dovuto al fatto che, trovandomi fuori casa, l'ho scritto servendomi di un PC diverso dal mio dopo aver scelto l'opzione "Anonimo".
Un caro saluto!

Terzine

Una storia di gloria e di misfatti Un popolo d'eroi e di vigliacchi Una genìa di saltimbanchi e matti!