Tardi
ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed
ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io,
brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non
ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non
fossero in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai
infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai
finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed
io l'ho respirato, e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete
di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.
Dalle «Confessioni» di sant'Agostino, vescovo
3 commenti:
Grande Sant'Agostino, Santo di oggi.
Grazie della tua graditissima visita.
Buona serata.
Le confessioni di Sant'Agostino: un capolavoro assoluto che nulla ha da invidiare per bellezza e altezza di ingegno a quelli sicuramente più conosciuti di Omero, Virgilio, Dante, Manzoni... ma non per questo ad assi inferiore.
La lettura avvincente e coinvolgente dell'opera rivela la genialità dell'autore che senza alcun dubbio rappresenta una delle massime espressioni dell'intelligenza umana.
A Te carissimo Pino il mio ringraziamento per quanto di bello e di buono riesci sempre a offrire coi tuoi preziosi post.
Un grande Santo che oggi tutti dovremo festeggiare caro Pino.
Grazie di averlo ricordato.
Tomaso
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