sabato 8 dicembre 2012

Auguri scomodi


Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire…
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio…
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate…
Giuseppe che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro…
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. I pastori che vegliano nella notte “facendo la guardia al gregge” e scrutano l’aurora vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.

+ Tonino Bello, vescovo

Per essere scomodi agli altri bisogna esserlo prima verso se stessi!
Don Tonino Bello aveva la statura morale di chi non predica con le sole parole, aveva la forza di un vero profeta, aveva il coraggio che viene da Dio. 

7 commenti:

Liliana ha detto...

Bellissima questa lettera di D. Tonino Bello. Era un grande uomo! Oltre che un grande sacerdote! E quanta verità nelle sue parole. Credo che dovremo un po' tutti farci un'esame di coscienza nel modo in cui viviamo il Natale. Il Natale non è autentico se non trasformiamo le nostre preghiere in "fatti".
Rendiamo operativo l'Amore di Cristo, il Suo Messaggio.
Grazie Pino per averla postata.

Liliana

Evergreen ha detto...

Grazie a te, Liliana, per la costanza e l'attenzione con cui segui il mio blog.
Don Tonino era un Vescovo che seppe dimostrare molto coraggio. Non fu semplice per lui sfidare, con fatti di carità concreta, l'ipocrisia istituzionale del suo stesso ambiente.

Buona serata!

Pino

Tomaso ha detto...

Caro Pino credo che questo sia il migliore post che tu e tutti noi abbiamo mai fatto. Grazie di averlo condiviso caro amico.
Tomaso

Evergreen ha detto...

Il merito è di chi lo ha scritto, caro Tomaso. Mons. Bello era un grande testimone del Vangelo.
Buona giornata!
Pino

Anonimo ha detto...

Queste parole di Don Tonino Bello mi fanno ricordare la figura del Battista.Esse sono espressioni del più genuino e autentico Cristianesimo. Purtroppo come San Giovanni Battista anche don Tonino Bello, è una "vox clamans in deserto". Però non bisogna indulgere all'eccessivo pessimismo, perchè il Bene c'è e non fa rumore mentre il rumore non fa mai bene.Su una parete bianca c'era un punto nero, tutti, infatti, vedevano il punto nero ma nessuno vedeva i tanti punti bianchi che rendevano bianca la parete.

Evergreen ha detto...

Caro Professore, Ti riconosco nell'Anonimo!
Possiedi la saggezza e, con la saggezza, anche l'ottimismo di chi sa che il Bene non fa rumore quanto il Male.
Buona serata.
Pino

Liliana ha detto...

Concordo in pieno con te Pino! In chiesa c'è tanta ipocrisia e chi ha il coraggio di sfidarla è un vero eroe, e D. Tonino Bello LO ERA! Quanti d. Tonino dovrebbero esserci!


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