Acquisire un'immunità alla eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia (Bertrand Russell)
Sono stato un militare di carriera. E sono stato educato ad una rigida scuola che, tra l'altro, dava la massima importanza alla regola della puntualità. Confesso che, riconoscendomi piuttosto pigro, mi è costato molto adeguarmi. Ricordo con angoscia i patemi d'animo di quando, giovane allievo, dovevo battermi contro il tempo per essere puntuale alle innumerevoli adunate ed alle varie attività della giornata dopo frequenti, veloci ed estenuanti cambi di uniforme.
Comunque sia, per me la puntualità è finita per diventare una seconda pelle ed una specie di chiodo fisso tanto che in seguito, diventato ufficiale, avevo preso l'abitudine, che ancora oggi mantengo, di spostare le lancette del mio orologio almeno 5 minuti in avanti per avere un piccolo margine contro gli imprevisti sempre possibili ed evitare così qualsiasi ritardo.
Ho fatto questa piccola premessa per dire che oggi pomeriggio sono rimasto veramente scandalizzato nel vedere che i membri del nostro beneamato governo con il suo capo in testa, a collegamento televisivo già in atto, ha completamente snobbato la riunione pomeridiana alla Camera dei Deputati presentandosi in aula ben oltre l'orario previsto per l'inizio delle dichiarazioni di voto.
L'on. La Malfa, che aveva iniziato il suo intervento, non ha mancato l'occasione di fare notare la completa assenza dei rappresentanti del governo. E lo ha fatto notare anche l'on. Di Pietro.
Ed hanno fatto entrambi benissimo.
Ma, dico io, quale esempio di serietà possono pretendere di dare (le minuscole sono volute) presidente del consiglio, ministri e sottosegretari così approssimativi e senza alcun rispetto degli altri? Il rispetto non è una parola astratta e senza significato. Talvolta è anche rispetto degli orari (almeno così è stato ed è ancora per me).
Saragat diceva che la puntualità è una prerogativa dei sovrani!
Oggi regnano sovrane l'arroganza e la cattiva educazione di una classe politica senza più riguardo per nessuno, nemmeno per il popolo che dovrebbe rappresentare.
Oggi regnano sovrane l'arroganza e la cattiva educazione di una classe politica senza più riguardo per nessuno, nemmeno per il popolo che dovrebbe rappresentare.
Senza parlare del comportamento da carrettieri e da pescivendoli che è ormai una regola per chi siede sugli scranni del nostro Parlamento.