domenica 7 settembre 2008

Corrado Augias




"Che cosa è accaduto dopo la morte di Gesù e com'è nata la religione che da lui ha preso il nome? Fino a che punto gli storici, esaminando fatti e testi e prescindendo da ogni considerazione di fede, possono ricostruire gli avvenimenti che hanno trasformato quel profeta umiliato, ucciso su un patibolo romano, nel fondatore di una delle più grandi religioni? Gesù non ha mai detto di voler fondare una Chiesa che portasse il suo nome, né di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di Adamo ed Eva, ristabilendo l'alleanza tra Dio e gli uomini. Non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per intervento di un dio. Da dove viene allora tutto il complesso apparato di norme, cariche, vestimenti, liturgie, formule, che caratterizza la Chiesa che a lui si richiama? Corrado Augias si confronta e dialoga sulla storia del cristianesimo delle origini con lo studioso Remo Cacitti. Una complessa avventura umana che ha il suo punto di svolta nella figura dell'imperatore Costantino, il primo a trasformare il cristianesimo in uno strumento di potere, opera che sarà poi completata, al termine del IV secolo, da un altro imperatore, Teodosio, che lo renderà religione imperiale. Grazie a questa documentata ricostruzione si giunge a comprendere perché la fede cristiana, che inizialmente era soltanto una corrente minoritaria del giudaismo, sia riuscita a sopravvivere per oltre venti secoli e a imporsi come una delle religioni più diffuse sull'intero pianeta".

Dopo "Inchiesta su Gesù" Corrado Augias ci riprova.
Ed io ho l'impressione che un pizzico di furberia sia alla base di questo inaspettato interesse editoriale alle cose che riguardano il Cristianesimo, le sue origini e il suo definitivo affermarsi a circa trecento anni dalla morte del Fondatore. Se di Fondatore si può parlare visto e considerato che, a ben leggere i testi in nostro possesso, Gesù non ha mai detto ciò che invece altri - in primo luogo l'irruento e poco attendibile Paolo - Gli hanno attribuito. Il vero Fondatore del Cristianesimo è infatti proprio lui, Paolo di Tarso, carattere veemente, ebreo misogino, versato nello studio delle scritture, atterrato sulla via di Damasco per un'accidentale caduta da cavallo che venne in seguito contrabbandata per folgorazione e che fu fatale a lui ed all'intera civiltà occidentale.
Dicevo furberia perché ormai sul Cristianesimo s'è detto e scritto tutto quello che era possibile e il libro di Augias non aggiunge nulla a quello che già si conosceva sull'argomento. Argomento sviscerato in tutti i suoi aspetti da studiosi seri e da critici attenti appartenuti per lo più al mondo protestante, da sempre più libero e meno condizionato da pregiudizi e censure di quello cattolico.


1 commento:

Octuagenario ha detto...

E considerare che io festeggio l'onomastico proprio nel giorno dedicato a lui!

Su Augias penso che il suo interesse verso Cristo e la chiesa sia assolutamente sincero (basta vedere quante volte tira fuori l'argomento in altre discussioni) e che la sua avventura editoriale sia nata in maniera spontanea, poi visto il successo, tutti (lui compreso) hanno cominciato a pianificare per bene le cose.

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