sabato 25 aprile 2015

Io mi sento un pratese

"E dove son finite le bandiere e le uniformi del Corpo di Liberazione? e quelle della Repubblica di Salò? e le uniformi e i fazzoletti rossi dei partigiani? e quelle dei potenti eserciti inglesi e americani che han liberato l'Italia e l'Europa? Nella Galleria degli Uffizi? A Prato son finite, vendute come stracci.
E le gramaglie delle madri, delle vedove, degli orfani di tutta la terra? A Prato, in mucchi di cenci polverosi.
A Prato, dove tutto viene a finire: la gloria, l'onore, la pietà, la superbia, la vanità del mondo.
E poi c'è ancora chi si meraviglia che i pratesi non credano in nulla di tutto ciò in cui credono gli altri? E c'è chi vorrebbe far colpa ai pratesi di credere più negli stracci che nella gloria? più negli stracci che nelle belle parole, nella libertà, nella giustizia, nelle prepotenze, e nel muso di bischero di chi comanda? c'è chi si meraviglia che i pratesi, quando vedono una bandiera, subito ti sappiano dire di che stoffa è, se di lana, di cotone, di seta, di lino, e te ne sappian dire il prezzo non per quel che vale in onore, in sangue, in sacrificio, ma in stracci?"
Curzio Malaparte - Maledetti Toscani

Non occorre essere di Prato per pensarla come Malaparte.

2 commenti:

Tomaso ha detto...

Caro Pino, ciò che scrivi fa capire che è l'ora della riconciliazione e ricominciare assieme a festeggiare la vera liberazione per la libertà.
Ciao e buon 25 aprile caro amico.
Tomaso

evergreen ha detto...

Ciao Tomaso! Grazie ancora per la Tua costamza e per la Tua pazienza nel seguirmi.

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