venerdì 19 settembre 2008

Summum ius summa iniuria


Dal blog di farfallaleggera

Leggete queste due storie e scoprite chi è il ladro. Di Piero Sansonetti, direttore di Liberazione

Storia numero 1. Titolo: Glisenti e il suo stipendio.

Svolgimento. Paolo Glisenti è un ragazzo di 58 anni di ottima famiglia. La mamma, donna di sinistra, è stata per molti anni proprietaria e direttrice di librerie. Il padre, Giuseppe, è stato uno dei più potenti manager di Stato di razza democristiana. Per sedici anni, tra la fine dei cinquanta e i primi settanta, ha fatto il presidente dell'Iri. Paolo, studente modello del Mamiani (Roma) nel '68, anche lui di sinistra, fattosi grandicello ha seguito le orme del padre. Fa il manager. Attualmente è l'uomo di fiducia di Letizia Moratti, la quale lo vuole mettere a capo dell'Expo di Milano. Amministratore unico. Scrive il «Corriere della Sera» - riportando dichiarazioni del presidente della Provincia di Milano Filippo Penati - che per questo suo lavoro, il Glisenti riceverà un compenso di otto milioni e mezzo di euro. Siccome l'altra sera, a «Porta a Porta», ho sentito Vittorio Feltri che tuonava contro gli stipendi dei dipendenti «Alitalia», mi piacerebbe sapere cosa lui pensi di questo compenso per Glisenti (il quale, peraltro, pare non sappia nemmeno pilotare un aereo...).

Storia numero 2. Titolo: Arrestati per quattro pezzi di verdura.

Svolgimento. Ieri un uomo e una donna sono stati arrestati in flagranza di reato in località Pontecorvo, provincia di Frosinone, per avere rubato cetrioli (in numero di due) e zucchine (altrettante) direttamente dall'orto nel quale erano coltivate. Le forze dell'ordine, protagoniste dell'azione, hanno provveduto a trasferire i due in carcere, dove ora sono in attesa di giudizio. Si tratta di due disoccupati. Lei, 37 anni, che in passato ha lavorato come precaria in alcuni ospedali della zona, come portantina, è stata inviata al carcere di Rebibbia. Il suo compagno è stato portato alla casa circondariale di Cassino. A quanto si sa i due sono ben custoditi, non ci dovrebbero essere pericoli di fuga, e dunque l'orto di Pontecorvo ora è abbastanza al sicuro. Poiché, cari lettori, vi conosciamo bene, e sappiamo che molti di voi - infingardi comunisti con sfumature anarchicheggianti e proudhoniane - risponderanno alla domanda che abbiamo formulato nel titolo, sostenendo che il ladro è il Glisenti, vogliamo informarvi che la risposta è sbagliata. Abbiamo consultato i codici e sentito alcuni avvocati e abbiamo accertato che la risposta esatta è l'altra.

Da Liberazione del 18 settembre 2008

P.S.: azz...anche io avevo dato la risposta sbagliata!

4 commenti:

Octuagenario ha detto...

Beh, è il classico paradosso affrontato già da De Andrè nel suo memorabile "Testamento di Tito".

Conosco quel tipo nel riquadro. Una volta disse: "La proprietà privata è un furto!".
Certe volte parrebbe di dargli ragione...

Sì, però a parte questo, scusa, andò sta il mio premio? :D

Evergreen ha detto...

Poverino!!!! Vedo che oltre ai noti problemi mattutini accusi anche qualche inizio di cataratta!!!!Vai sull'altro mio blog (al tempo...!). Buon WE.

Octuagenario ha detto...

Ci vado subito, amico ;)

Anonimo ha detto...

Ciao ti linko nel mio blog...

Terzine

Una storia di gloria e di misfatti Un popolo d'eroi e di vigliacchi Una genìa di saltimbanchi e matti!