venerdì 28 settembre 2007

Antenne


S.Ignazio di Antiochia

A cosa servono i mistici? Che danno patirebbe l'umanità se non ci fossero? Servono, servono, servono, eccome che servono! Sono anzi indispensabili. Se non avessimo i mistici non avremmo infatti le antenne che consentono a questo basso mondo di intercettare i segnali del divino. Eliminereste voi le antenne dei gestori telefonici o quelle dei trasmettitori radio-televisivi? Sarebbe come cancellare quegli strumenti di insostituibile importanza mediante i quali è assicurata l'attuale comunicazione tra gli uomini. 
Allo stesso modo non è possibile cancellare i mistici. Senza di loro non ci sarebbero quei necessari scambi con il mondo dello spirito, quelle vitali comunicazioni che provengono dal soprannaturale e che - sia pur tenuamente captate - aiutano a superare meglio le difficoltà della vita.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggermente frastornata dall'ora tarda e dal folklore musicale del sottofondo, azzardo un commento; forse dovremmo considerare i mistici come un tramite tra l'uomo ed il divino ma personalmente mi risulta difficile; le loro esperienze spirituali non sono condivisibili, sono troppo eroici, impossibile imitarli, sono giganti irraggiungibili della fede, difficile comprenderli, sono pilastri monolitici della Chiesa, monumenti ideali ed idealizzati di un comportamento che non riesce autenticamente a raggiungere la gente comune. Mi vengono alla mente le estasi di Santa Teresa, come condividerle? Quali stimoli riceverne? Non so rispondermi.
Semprepazza.

Evergreen ha detto...

Grazie per aver rotto il silenzio assordante di questo mio blog che ho voluto aprire servendomi di altra piattaforma. Sei stata davvero coraggiosa! Il silenzio fa paura! Dici bene: è difficile comprendere il mistico. Se ne percepisce confusamente solo il segnale. E il segnale rimanda inequivocabilmente al mistero, alla dimensione soprannaturale dell'esistenza. Altrimenti che mistico sarebbe? Ciao, cara e sagace amica!

Anonimo ha detto...

Com'è che non mi accetta la password?

Anonimo ha detto...

Ora ho capito come si fa'.
Allora,Pino,vengo a farti compagnia e
a rompere questo silenzio che ti da'
tanta noia,sempre sperando che ti
faccia piacere.(a proposito,perchè non mi hai risposto dall'altra parte?
boh!)
Dunque,io non sono d'accordo nel
vedere i mistici personaggi irraggiungibili e noto poi la contraddizione che vien fuori tra il dire prima che ci servono come un legame tra noi e il divino e poi
affermare che li si sentono molto
lontani!
Sara' perchè io ho ne ho conosciuti
e frequentati molti e vi assicuro
che non sono questi mostri (nel senso latino),ma persone come noi,
migliori senz'altro,ma che vivono
normalmente.Certo i loro occhi
tradiscono una sofferenza robusta
e ben accetta e poi esprimono tanto amore verso i loro interlocutori.
Io penso che il Signore ce li abbia
mandati per dimostrarci che si puo'
vivere come loro,sempre a patto di
un totale abbandono al Padre!
E che dire poi dei ragazzi di luce
diventati portatori della buona
novella contro tutti i loro personali programmi di vita?
Ne ho sentiti talmente tanti che vi
assicuro che l'oltre non è poi così
oltre...ma piu' vicino di quanto si
possa pensare.
Con questo bel commento sugli angeli ho inaugurato il tuo bel blog nuovo di zecca,ancora
complimenti,e,...rispondi se puoi,
qualche volta scendendo dal tuo
lontano olimpo,bacioni,pat

Evergreen ha detto...

Cara Pat, scusami il ritardo ma la connessione ad internet sta facendo le bizze. Cmq volevo diri che non è, come simpaticmente dici tu, che non voglio lasciare il mio olimpo. E' che sono convinto che è meglio ascoltare o leggere che parlare o scrivere. Sei sempre molto attenta, deliziosa compagna di viaggio!

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