Digiuno come sono di cognizioni scientifiche, mi sono sempre affidato al sentimento. Il mio senso religioso mi ha sempre indicato la strada della bellezza, della sacralità della vita, della giustizia e della solidarietà.
Ho preferito un Dio riflesso nella sorprendente bellezza di un fiore o nel volto del povero anziché un Dio trincerato nell'imperscrutabile profondità dei cieli, ho preferito la pagina liberatoria ma impegnativa delle Beatitudini al racconto glorioso della Resurrezione, ho acquisito la semi-certezza che il cristiano e tutte le persone di buona volontà debbano costruire hic et nunc non dico il Paradiso sulla terra ma le migliori condizioni possibili per vivere in un mondo più giusto.
Il Paradiso ultraterreno degli Orfici, di tutte le religioni del mondo e, a quel che vedo anche della fisica, può tranquillamente attendere.
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