sabato 23 dicembre 2023

Condivido un bel post di Mr. Loto per augurarvi un Natale che ci aiuti a scoprire la vera essenza di una ricorrenza religiosa che di religioso rischia di non avere più niente, imprigionata com'è in una girandola di consumismo sfrenato e di convenzioni ipocrite. Eccolo:

In pochi ci pensano ma il Natale è un cammino spirituale, un’esperienza che va al di là delle luci scintillanti e dei regali colorati. È un invito a esplorare una dimensione più alta della nostra esistenza, a cercare il sacro nel quotidiano e a contemplare il mistero della vita che si rinnova ogni anno in questa stagione.

Il Natale

In mezzo al frastuono delle festività, può esserci un silenzio che avvolge l’anima. È l’assenza di rumori di una notte stellata, dove la neve cade delicatamente e ogni fiocco sembra sussurrare il segreto della nascita imminente. È il silenzio che avvolge la mangiatoia in cui un bambino dorme, portatore di speranza e promesse.

Tutto inizia con il silenzio. La mancanza di confusione che ci permette di ascoltare la vera melodia della vita, di cogliere l’essenza delle piccole cose e di sentire il battito del nostro cuore sincronizzato con Dio, con l’universo. È un silenzio fertile, che prepara il terreno per la riflessione interiore e la connessione spirituale.

Le luci che per il Natale adornano le case e le strade possono essere qualcosa di più di un’illuminazione esterna, sono fiammelle che risvegliano la nostra consapevolezza interiore. Ogni candela accesa è un simbolo di speranza, una piccola testimonianza che la luce può brillare anche nelle notti più buie.

Con la loro danza elegante, le luci ci invitano a illuminare le parti più oscure di noi stessi. Ci chiamano a riflettere sulla luce che portiamo nel mondo, sulla gentilezza che possiamo offrire e sull’amore che possiamo condividere. Nel riverbero delle luci dell’albero, scopriamo che la spiritualità non è una fuga dal mondo ma una immersione più profonda in esso.

Un Cambiamento Positivo

Il Natale ci ricorda che, al di là delle tradizioni e delle celebrazioni, c’è una storia eterna che parla di amore, di rinascita e di redenzione. È la storia di un bambino nato in una stalla, circondato dalla semplicità della vita ma destinato a cambiare il corso della storia umana.

Il Natale è anche un momento di condivisione. Il calore delle relazioni, le risate che risuonano attraverso le stanze e gli abbracci sinceri creano un benessere interiore in cui ci sentiamo veramente a casa. La gioia che nasce dalla condivisione è una testimonianza tangibile della bellezza della nostra connessione umana.

Nel nostro cammino spirituale cerchiamo anche di trovare il significato del dono. Non solo nei pacchetti ingegnosamente incartati ma nel dare di noi stessi. La generosità diventa una manifestazione della nostra divinità interiore, un modo per rendere tangibile l’amore che fluisce attraverso di noi.

E così, mentre viaggiamo attraverso questo periodo speciale, ci avviciniamo al cuore del Natale. Il suo significato risuona nella luce di una stella che guida i cercatori di verità, nella storia di una nascita che cambierà il corso del destino umano. Tutto questo non è solo un richiamo al sacro ma anche un invito a diventare noi stessi motivo di cambiamento positivo nel mondo.

Che il nostro cammino spirituale durante queste festività sia permeato di gratitudine per la vita che scorre attraverso di noi, di consapevolezza per la bellezza delle relazioni e di amore per tutto ciò che ci circonda. Possiamo essere le luci che illuminano il buio, i messaggeri della speranza e i custodi del significato più profondo del Natale.

Che il Natale quest’anno porti tutti noi a riconnetterci con la luce eterna nel nostro cuore. Auguri!




martedì 16 maggio 2023

Una terzina per Pisticci

Non vidi in vita mia più rosso cielo,
Non vidi in vita mia più bianche case
Né più begli occhi sotto un nero velo.

Foto di Gabriele Lopatriello
.


sabato 1 aprile 2023

Lettera ad un fratello

Carissimo, 

l'essere fratelli non ci ha fatto gustare pienamente le gioie e i piaceri di questa stretta relazione di sangue.
Per motivi che non riesco a comprendere, ci siamo a lungo ignorati e tenuti a distanza.
La mia disponibilità nei tuoi riguardi è però rimasta immutata.
Spesso mi sono trovato a pensare che sarebbe stato bello aver avuto altri fratelli che ci avrebbero aiutato a capirci meglio e a ritrovarci.
Rimane comunque a tutti e due una consistente porzione di vita - o almeno lo spero! - per porre rimedio alle sofferenze ed alle ferite che ci siamo procurati in tutti questi anni.
Recuperiamo finalmente la ricchezza di una fraternità che tu ed io meritiamo!

Un abbraccio fraterno...






Il miracolo perpetuo dell'esistenza

  Non mi interessa più capire come un dio possa essere uno e trino, come Gesù sia uomo e figlio di dio.  Sono anch'io figlia di dio e am...