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Albrecht Durer - Adorazione dei Magi |
Carissimo Giuseppe,
mi
rivolgo a te con questo bel nome biblico perché già so che, quando verrai
alla luce, i tuoi genitori vorranno chiamarti così. Essi hanno voluto scegliere
per te lo stesso mio nome e lo stesso nome che fu anche di mio nonno paterno.
Li ringrazio molto per questo onore: la continuità degli affetti e delle tradizioni
familiari si costruisce anche con piccole cose come
queste, all’apparenza insignificanti ma piene di senso profondo. Nonno e nipote sono anelli preziosi di una
lunga catena. Passato, presente e futuro si intrecciano nello loro vite ma la linfa
che scorre nel tronco della vecchia pianta è la stessa linfa che dà vita ai
nuovi rami.
Carissimo nipotino, mancano ormai pochi
giorni alla tua nascita.
Ti aspettiamo con immensa gioia ma anche con
la trepidazione di chi sa che sta per compiersi un vero miracolo: il miracolo
della vita che è il più grande dei miracoli operati da Dio.
Avrei voluto che tu entrassi in un mondo più
giusto. Moltissimi uomini e donne (ed io
tra questi) avrebbero voluto renderlo migliore. Purtroppo non ci siamo riusciti.
Così come non ci sono riuscite tante altre generazioni prima della nostra.
Per questo, quando sarà giunto il momento, anche
tu dovrai fare la tua parte!
Ma, tra qualche giorno, quando nascerai,
troverai tante persone pronte a darti tutto l’affetto e tutta l’attenzione che
meriti: la mamma, il papà, i nonni, gli zii, i prozii, i cuginetti ed anche una
bisnonna lontana!
Essi
ti saranno sempre vicini e, fin che il Signore vorrà, ti aiuteranno ad
affrontare le inevitabili difficoltà della vita. Tu potrai rivolgerti con
fiducia a ciascuno di loro o a tutti insieme in qualsiasi momento: nessuno ti
tradirà mai.
Vorrei
dirti tante cose, carissimo Giuseppe; mi piacerebbe darti tanti consigli per
quando sarai grande ma l’esperienza di un uomo è fine a se stessa, vale cioè
solo per chi l'ha fatta e, quindi, non può essere trasmessa agli altri. Del
resto, sono sicuro che te la caverai benissimo da solo!
Ti esorto soltanto a seguire la virtù, a
rispettare la libertà, ad apprezzare la bellezza, a servire la giustizia, a
praticare l’onestà.
Tutte parole impegnative e importanti che
sentirai pronunciare spesso proprio da chi non ne conosce a fondo il significato. Ma sono convinto che tu imparerai piano piano a capirle con l’aiuto e con l’esempio di mamma e papà.
Ama
tutte le creature di Dio ed onora i tuoi genitori.
Carissimo
Giuseppe, nascendo avrai la fortuna di incontrare un papà allegro e vivace che
sarà per te anche un compagno di giochi. Tuo padre, ne sono convinto, ti amerà
tantissimo e ti renderà divertente e
leggera la vita. Poiché è mio figlio, lo conosco molto bene. Posso dirti che è
un entusiasta, un generoso, un altruista, un amico fedele e, nello stesso
tempo, un gran lavoratore con un’eccezionale resistenza fisica, un ragazzone
vulcanico, pieno di idee e di iniziative. Ha girato il mondo dall’età di
vent’anni. Una
ne fa e cento ne pensa. O forse una ne pensa e cento ne fa!
Impara
da lui la gioia e la curiosità dell’esistenza e dalla mamma la concretezza e la
parsimonia; qualità, queste ultime, che ti aiuteranno a vivere senza dipendere
dagli altri.
Che
tu sia felice, carissimo Giuseppe! E che, essendo felice tu, renda felici anche gli altri.
Nei limiti
del possibile, apriti ai bisogni ed alle necessità del prossimo.
Fare del bene
fa bene!
Cerca di avvicinarti, quando sarai più
grandicello, alla profondità di alcune pagine contenute in un libro
essenziale per l’umanità: il Vangelo. Tra i passi più significativi ti segnalo
quello delle “Beatitudini” e quello del “Giudizio finale”. Vedrai quanta
bellezza e quanta forza racchiudono! Peccato che il mondo non ne abbia tratto gran giovamento, pur avendo avuto a disposizione la "buona novella" da quasi 2.000 anni!
Cos’altro dirti? Forse ti ho detto anche troppo.
Ci conosceremo meglio strada facendo, sempre
che tu - da grande - vorrai dedicare a nonna Carolina, agli altri nonni e a me qualche ora
del tuo tempo
Intanto contiamo i giorni ed aspettiamo con ansia il momento
di accoglierti per darti il più festoso benvenuto nella nostre rispettive
famiglie e nel grande mondo.
nonno Giuseppe
P.S.: a proposito di nonna Carolina, spero che anche
tu, da grande, possa avere la stessa fortuna che quarant’anni fa ha avuto il
nonno incontrando una persona bella, spontanea, generosa, colta e intelligente
come lei!