martedì 21 settembre 2010

La bellezza del matrimonio cristiano

"Come riusciremo mai a descrivere la beatitudine di quel matrimonio che è combinato dalla Chiesa, confermato dall'offerta eucaristica e sigillato dalla preghiera di benedizione! Gli angeli lo notificano e il Padre lo ratifica. Neppure sulla terra infatti i figli possono sposarsi a giusto titolo senza il consenso dei loro padri. Quale coppia sarà mai quella di due cristiani uniti da una sola speranza, da un solo desiderio, da una sola disciplina e dalla medesima condizione di servi! Tutti e due fratelli, tutti e due compagni di servizio. Nulla li separa né nello spirito né nella carne, anzi sono veramente due in una sola carne. Dove vi è una sola carne, vi è anche un solo spirito; insieme pregano, insieme si prostrano a terra, insieme compiono i loro digiuni; si istruiscono l'un l'altro, si esortano l'un l'altro e si incoraggiano l'un l'altro.
Insieme li trovi tutti e due nella Chiesa di Dio, insieme al banchetto di Dio, insieme nelle ristrettezze, nelle persecuzioni, nei momenti di sollievo. Uno non ha nulla da nascondere all'altro, uno non deve sottrarsi all'altro, uno non è motivo di fastidio per l'altro.
Con tutta libertà si va a trovare un infermo e si porta aiuto a un bisognoso. Le elemosine le fanno senza angosciarsi, al sacrificio si recano senza inquietudine, i loro impegni quotidiani li esplicano senza ostacoli. I segni di croce non devono farli di nascosto, le feste le celebrano senza paura e le preghiere di benedizione non devono dirle in silenzio. A voce alta riecheggiano tra loro due salmi e inni, anzi, si sfidano a chi canta meglio al loro Signore.
Vedendo e ascoltando tali cose Cristo gioisce e manda loro la sua pace. Dove ve ne sono due, la c'è anche Lui e dove Egli è presente, non c'è il maligno. Sono queste le cose che la parola dell'Apostolo, sia pure nella sua concisione, ha lasciato alla nostra comprensione. Richiamale alla mente, se ce ne sarà bisogno, e fondandoti su di esse non seguire l'esempio di certe donne. Non è consentito ai cristiani contrarre in altro modo il loro matrimonio e quand'anche lo fosse, non gioverebbe affatto".

Tertulliano, Lettera alla moglie, II sec. d.C.

venerdì 17 settembre 2010

domenica 5 settembre 2010

Il Papa e il posto fisso

Non ho mai nascosto le mie simpatie per questo Papa. Dopo gli anni della grancassa propagandistica di GP II, anni nei quali nella Chiesa è successo di tutto, anni in cui - dietro il polverone mediatico del trionfalismo woitiliano - si sono tenute nascoste tante scomode verità che ora vengono a galla, il Papa tedesco mi è apparso subito un signore elegante, colto, raffinato, discreto, con quel pizzico di timidezza che me lo rende anche più simpatico.
Il Papa - ogni cristiano lo crede - parla su ispirazione dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è una delle tre Persone della Trinità con il Padre e con il Figlio.
Figlio che, a sua volta, ha nel Papa il Suo unico e qualificato rappresentante in Terra.
Ora mi chiedo se il Papa, nel momento in cui ha parlato del posto fisso dei giovani, era o non era assistito dallo Spirito.
Personalmente propendo a credere che lo Spirito fosse distratto o momentaneamente impegnato altrove.

Il miracolo perpetuo dell'esistenza

  Non mi interessa più capire come un dio possa essere uno e trino, come Gesù sia uomo e figlio di dio.  Sono anch'io figlia di dio e am...