Questo il commento (casualmente incrociato ieri sul web) di un signore che ha la mia stessa età e di cui condivido pienamente il pensiero.
Anche io credo che il Vangelo sia la strada maestra per salvare l'uomo. Anche io sono convinto che la Magna Charta del cristianesimo, con quel suo mirabile discorso della montagna, possa essere la base insostituibile per fondare un mondo più giusto. Anche io sono persuaso che un'economia a misura d'uomo, un'economia che non produca inaccettabili diseguaglianze debba fare riferimento ai valori cristiani.
Il guaio è che il vangelo è stato soltanto predicato da una grassa ed opulenta gerarchia che lo ha usato per accrescere le sue ricchezze ma non è mai stato calato nei comportamenti di tutti i giorni.
Se i cristiani, dal primo all'ultimo, avessero osservato la lettera e lo spirito del Vangelo, non ci troveremmo certo a vivere in un mondo che è fatto ancora di guerre, di sfruttamento, di crescente disagio sociale, in una parola, di inciviltà.
Non può esserci civiltà senza il superamento concreto degli egoismi personali, senza l'amore vero per il prossimo, senza la chiara condanna di mammona e del suo oscuro potere sugli uomini.
R. B.