venerdì 25 febbraio 2011

In che mondo vivo?

Sono stato un militare di carriera. E sono stato educato ad una rigida scuola che, tra l'altro, dava la massima importanza alla regola della puntualità. Confesso che, riconoscendomi piuttosto pigro, mi è costato molto adeguarmi. Ricordo con angoscia i patemi d'animo di quando, giovane allievo, dovevo battermi contro il tempo per essere puntuale alle innumerevoli adunate ed alle varie attività della giornata dopo frequenti, veloci ed estenuanti cambi di uniforme.
Comunque sia, per me la puntualità è finita per diventare una seconda pelle ed una specie di chiodo fisso tanto che in seguito, diventato ufficiale, avevo preso l'abitudine, che ancora oggi mantengo, di spostare le lancette del mio orologio almeno 5 minuti in avanti per avere un piccolo margine contro gli imprevisti sempre possibili ed evitare così qualsiasi ritardo.
Ho fatto questa piccola premessa per dire che oggi pomeriggio sono rimasto veramente scandalizzato nel vedere che i membri del nostro beneamato governo con il suo capo in testa, a collegamento televisivo già in atto, ha completamente snobbato la riunione pomeridiana alla Camera dei Deputati presentandosi in aula ben oltre l'orario previsto per l'inizio delle dichiarazioni di voto.
L'on. La Malfa, che aveva iniziato il suo intervento, non ha mancato l'occasione di fare notare la completa assenza dei rappresentanti del governo. E lo ha fatto notare anche l'on. Di Pietro.
Ed hanno fatto entrambi benissimo. 
Ma, dico io, quale esempio di serietà possono pretendere di dare (le minuscole sono volute) presidente del consiglio, ministri e sottosegretari così approssimativi e senza alcun  rispetto degli altri?  Il rispetto non è una parola astratta e senza significato. Talvolta è anche  rispetto degli orari (almeno così è stato ed è ancora per me). 
Saragat diceva che la puntualità è una prerogativa dei sovrani!
Oggi regnano sovrane l'arroganza e la cattiva educazione di una classe politica senza più riguardo per nessuno, nemmeno per il popolo che dovrebbe rappresentare.
Senza parlare del comportamento da carrettieri e da pescivendoli che è ormai una regola per chi siede sugli scranni del nostro Parlamento.

6 commenti:

Tomaso ha detto...

Cosa ne pensi caro Pino di attaccare sulla schiena a tutti gli ritardatari e farli pagare per i loro ritardi... Questo però solo per le prime tre volte!!! poi fuori per sempre... Tu di sicuro avrai fatto una piccola risata, già non resterebbe più nessuno...
Buon fine settimana amico.
Tomaso

Evergreen ha detto...

In effetti è così, caro Tomaso. Se i nostri beneamati onorevoli dovessero pagare anche i ritardi oltre che le assenze e rispondere direttamente al popolo, non si salverebbe (quasi) nessuno! Questi invece, con la bella faccia di bronzo che si ritrovano, si aumentano anche lo stipendio e chi s'è' visto s'è visto. Alla faccia del decoro e del buon senso.
Buona serata, ottimo amico!

Liliana ha detto...

Ehhhhhh Pino....... quanto hai ragione, e come mi trovi d'accordissimo con tutto quello che hai scritto.
Io penso davvero che sia una mancanza di rispetto non presentarsi in orario agli appuntamenti. Questo accade anche qui a Trani, nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, anche in chiesa. Gli incontri di preghiera iniziano alle 20,30 e invece vengono sempre dopo quell'ora, quando è già tutto iniziato, e nonostante questo lo si fa' notare...lo fanno ancora! Io addirittura penso che bisognerebbe anche spostarsi prima per far sì che non si perda del tempo inutile e non si rischi poi di arrivare in ritardo.
Ormai sembra che sia una malattia infettiva, che si è diffusa come una cancrena e non c'è modo di far capire che chi non rispetta gli orari, oltre che non rispettare gli altri, non rispetta neanche se stesso. Tanti anni fa' litigai con una mia amica proprio per questo motivo. Io mi presentavo alla casa in orario e lei non scendeva mai giù. Mi faceva aspettare in macchina ben più di mezz'ora. Un bel giorno non ce l'ho fatta più e ci ho litigato.
Per non parlare poi dei nostri rappresentanti al governo che oltre a fregarsi uno stipendio da nababbi, si prendono il lusso di permettersi di fare ciò che vogliono, anche in caso di sedute urgenti. A cominciare dal nostro premier che è quasi sempre assente. Ehhhhhhhhhh, ha molto da fare lui!!............. abbiamo capito.....
Spero che capirai perchè ammiro Antonio Di Pietro, perchè è l'unico politico che dice sempre la verità dei fatti, l'unico che si fa capire quando parla e l'unico ad essere, (almeno per quel che sembra) un politico onesto che rispetta gli altri.
Dicono che sia un giustizialista. Ma noi...... abbiamo bisogno di GIUSTIZIA! E non di LADRONI e PREGIUDICATI!!!!
Viva l'Italia!

Liliana

Evergreen ha detto...

Concordo su tutto, carissima Liliana.

giardigno65 ha detto...

mi sa che io vivo nello stesso ...

Evergreen ha detto...

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