Quando Cristo mi giudicherà, io so di certo 
che Egli mi farà questa domanda: come hai moltiplicato, a favore dei 
tuoi fratelli, i talenti privati e pubblici che ti ho affidato? Cosa hai
 fatto per sradicare dalla società la miseria dei tuoi fratelli
 e, quindi, la disoccupazione che ne è la causa fondamentale? 
Né potrò 
addurre, a scusa della mia inazione o della mia inefficace azione, le 
ragioni “scientifiche” del sistema economico. Abbiamo una missione 
trasformante da compiere: dobbiamo mutare - quanto è possibile - le 
strutture di questo mondo per renderle al massimo adeguate alla 
vocazione di Dio. 
Siamo dei laici: padri di famiglia, insegnanti, 
operai, impiegati, industriali, artisti, commercianti, militari, uomini 
politici, agricoltori e così via; il nostro stato di vita ci fa non solo
 spettatori, ma necessariamente attori dei più vasti drammi umani. Si 
resta davvero stupiti quando, per la prima volta, si rivela alla nostra 
anima l’immenso campo di lavoro che Dio ci mette davanti. 
Il nostro 
piano di santificazione è sconvolto: noi credevamo che bastassero le 
mura silenziose dell’orazione! Credevamo che chiusi nella fortezza 
interiore della preghiera, noi potevamo sottrarci ai problemi 
sconvolgitori del mondo; e invece nossignore… 
L’elemosina non è tutto: è
 appena l’introduzione al nostro dovere di uomini e di cristiani; le 
opere anche organizzate della carità non sono ancora tutto; il pieno 
adempimento del nostro dovere avviene solo quando noi avremo 
collaborato, direttamente o indirettamente, a dare alla società una 
struttura giuridica, economica e politica adeguata al comandamento 
principale della carità. 
Abbiamo veramente compreso che la perfezione 
individuale non disimpegna da quella collettiva? Che la vocazione 
cristiana è un carico che comanda di spendersi, senza risparmio, per gli
 altri? 
Problemi umani, problemi cristiani; niente esonero per nessuno.
 
Giorgio La Pira
Giorgio La Pira
Questo brano del grande Sindaco di Firenze dà la misura dello spessore morale degli uomini politici di una volta. Ora dobbiamo accontentarci di arrivisti/e, di ambiziosi/e, di opportunisti/e e di esibizionisti/e.

5 commenti:
Cara Pino, come vedi ci sono nuovamente! Passato questo stressante trasloco, ora posso nuovamente trovare il tempo anche per fare visita a tutti i blog degli amici. Come sempre i tuoi post portano a galla delle cose che oggi nessuno più sa controllare cosa veramente l'Italia a fortemente bisogno, per alleviare le sofferenze di milioni di italiani senza lavoro.
Ciao e buona serata caro amico.
Tomaso
Bentornato, fedele e caro Tomaso! Spero che ti sia riprese dalle fatiche del trasloco. Auguri per la tua nuova bella casa...
Pino
...ripreso!!!!
Mi auguro che questa pagina possa essere letta dai nostri attuali deputati e senatori,affinché possano imparare a conoscere cosa sia veramente la Politica, dal momento che sembrano ignorarne completamente la natura e il fine.
Antonio
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